Riscoprire i classici: “Un amore” di Dino Buzzati

di Loredana Simonetti

Oggi viviamo una realtà d’impoverimento del linguaggio, partecipe di questo fenomeno anche l’isolamento culturale e sociale del mondo social. La letteratura che circola è spesso superficiale, scritta male e soprattutto insignificante.

Una buona medicina all’occorrenza è leggere un grande classico, uno di quei libri di autori ben radicati nella nostra cultura e che hanno dato contributi importanti alla letteratura italiana. È il caso di Dino Buzzati, scrittore del ‘900 milanese d’adozione, ricordato in particolare per Il deserto dei Tartari, forse il più noto dei suoi romanzi.

Ho letto con grande attenzione Un amore, l’unico romanzo “erotico”, ingiustamente considerato opera minore, forse perché in anticipo sui tempi o perché è una perfetta indagine nelle inquietudini dell’uomo contemporaneo. Nel commentarlo con un conoscente mi sono sentita dire “Non leggerlo, è un libro bruttissimo”, motivo in più per avviarne la lettura curiosamente.

La storia è centralizzata su un uomo, o meglio dire un maschio, Dorigo, egoista, superficiale, disinteressato ad affetti sinceri, fruitore di prestazioni sessuali occasionali con ragazze molto giovani, anche minorenni, presentate da una mezzana. Tutto va bene finché Dorigo non s’interessa morbosamente di Laide, una ballerina di fila della Scala che lo utilizzerà per i suoi scopi, ignorando il suo affetto incerto ma devoto.

Solo alla fine, stremata dalle attenzioni di quest’uomo che gli fa un gran comodo, confesserà di essere incinta e di volere la bambina. In realtà non se ne conosce il sesso, ma lei è sicura che è femmina, quasi a voler sperare che non essendo maschio non avrebbe creato un uomo come quello che ha vicino. Le inquietudini dell’uomo si esauriscono di fronte alla notizia e decade immediatamente l’interesse per Laide.

Non sappiamo cosa succederà dopo e neanche è importante: Dorigo si è smarrito nelle bugie sue e di Laide come in un labirinto e ne resta intrappolato.

Al di là della storia, intrigante, interessante e ben scritta, emerge dal libro un linguaggio espressivo straordinario, che è difficile ritrovare negli scrittori di oggi, con ricchezza di parole, verbi ed espressioni che ricordiamo solo dai libri di scuola. Ancora una volta si conferma che la scuola rimane il primo valore culturale da salvaguardare, per conservare sempre il piacere di una buona lettura.

Dino Buzzati
Un amore
Mondadori, 2016
pp. 263
€ 14,00