Storia
Il centenario delle barricate antifasciste del ‘22 celebrato a Parma
di Alessandra Sofisti
Durante la settimana dal 1 al 6 agosto 1922 gli abitanti della città vecchia e del rione Naviglio-Saffi si mobilitarono, organizzando la resistenza all’arrivo di migliaia di fascisti al comando di Italo Balbo, accorsi nella città emiliana da tutt’Italia per aggredire l’oltre torrente nei giorni dello sciopero legalitario, indetto dall’Allenza del lavoro. Fu grazie a Guido Picelli (Parma 1889, Algora Spagna 1937), comandante degli Arditi del Popolo che l’attacco poté essere respinto, perché nei punti di accesso dei vari quartieri popolari furono erette vere e proprie barricate. Visitabile sino al 29 gennaio, ad ingresso gratuito, la mostra a palazzo Bossi Bocchi che celebra l’importante centenario storico. “Alle barricate! Agosto 1922: la città, i protagonisti, la memoria”, curata da Margherita Becchetti, William Gambetta e Francesca Magri, organizzata dalla Fondazione Cariparma insieme al Centro Studi e Movimenti, con il patrocinio del Comune di Parma, è suddivisa in 5 sezioni. La prima racconta la settimana dal 1 al 6 agosto dal punto di vista storico, sociale e dei luoghi. La città divisa fisicamente dal fiume in due parti: la Parma nuova con i ricchi quartieri signorili, i negozi e i Caffè alla moda e la Parma vecchia con le osterie e la gente che viveva per strada, quell’oltre torrente che già dal 1908 si era distinto per le proteste e l’adesione allo sciopero agrario. Esposti testi, immagini d’epoca, giornali, fotografie, dipinti, documenti quali le carte della Polizia e della Prefettura conservati negli Archivi di Stato di Parma e di Roma, lettere, testimonianze, mappe con evidenziati i luoghi delle barricate e anche due abiti realizzati dalle studentesse dell’Istituto Ipsia Corso di moda. La seconda sezione introduce gli eventi descritti giorno per giorno sulla linea del tempo. La terza sezione presenta l’importantissimo lavoro del fotografo Armando Amoretti, giovane e coraggioso apprendista dello studio Vighi, che andò di persona a fotografare gli eventi. La quarta sezione è riservata ai protagonisti: Guido Picelli, gli Arditi del Popolo e gli uomini, le donne i ragazzi e i bambini dei quartieri popolari da una parte, Cesare Balbo e le squadre fasciste dall’altra. L’ultima sezione racconta l’epilogo e la memoria che la città di Parma ha tramandato fino ad oggi tra monumenti, libri, filmati, locandine e mostre. Interessanti i quadri naif su tema dell’artista parmense Enrico Fereoli (1901-1991). La mostra, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, costituisce uno degli eventi di punta del centenario delle barricate che a Parma sono entrate nel linguaggio comune e hanno un significato importante e particolare. La curatrice Margherita Becchetti spiega infatti che sono il risultato dell’antico spirito ribelle del popolo parmigiano, delle sue modalità di azione dirette, delle fortissime relazioni sociali sedimentate nei rioni più miseri dell’oltre torrente e dei quartieri Naviglio e Saffi. Nella storia contemporanea le barricate dell’agosto ‘22 contro l’assalto fascista saranno ricordate come uno dei momenti di lotta più alti dei lavoratori contro lo squadrismo. Per approfondire l’argomento la bibliografia, alla fine del catalogo della mostra, è molto ampia e sono disponibili anche documentari in dvd. Tra le più recenti pubblicazioni si segnalano oltre al catalogo della mostra Alle barricate!, la Guida alle barricate: itinerari e racconti dell’agosto 1922 a Parma di Francesco Dradi, edizioni Chiara Comunicazione, 2022, la ristampa del celebre romanzo di Pino Cacucci Oltretorrente, Feltrinelli, 2021, Guido Picelli un antifascista sulle barricate, graphic novel di Francesco Pelosi, Edizioni Round Robin, 2022, Per concludere la bella poesia di Attilio Bertolucci dal titolo “Ricordando il ‘22 a Parma”: “Si erano vestiti dalla festa / per una vittoria impossibile/ nel corso fangoso della Storia/ Stavano di vedetta armati/ con vecchi fucili novantuno/ a difesa della libertà conquistata/ da loro per la piccola patria/ tenendosi svegli nelle notti afose/ dell’agosto con i cori/ della nostra musica/ con il vino fosco/ della nostra terra / Vincenti per qualche giorno/ vincenti per tutta la vita.”
You must be logged in to post a comment Login