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Saggi

Boccaccio e Machiavelli: occasioni di lettura

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di Giulia Siena

 

Marino Biondi, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Firenze, in “Boccaccio e Machivelli. Occasioni di lettura” pubblicato da Edizioni Helicon, vuole celebrare la letteratura attraverso le ricorrenze. A dieci anni dalla scomparsa dello scrittore e umanista Vittorio Vettori – cui è dedicato il libro -nel cinquecentenario del Principe di Machiavelli e nel pieno di una grande crisi che rimanda alla peste del Decamerone di Boccaccio, Biondi ha trovato l’occasione per mettere nuovamente al centro la grande letteratura e rileggere i grandi scrittori del passato.

Boccaccio, come ben spiega Biondi, è all’origine della creazione forma-racconto, un genere in cui l’autore rimane sulla scena a narrare le sue brevi storie popolate da tanti e differenti personaggi. Boccaccio non scrive, narra e dirige, accompagna e dischiude; per il celebre Giovanni, la letteratura si fa gioco e, a differenza del suo predecessore, Dante, qui i personaggi non si dividono in salvati e dannati, peccatori e puri, qui, nel Decameron, questi sventurati sono un gruppo di amici, attori spinti sulla scena dalla genialità del loro “impresario”. Machiavelli, dal’altro canto, viene osservato attraverso alcune lettere indirizzate ad amici fidati. La quotidianità, gli stenti, le illusioni e la baldoria, le dolci catene d’amore e la malinconia dell’esilio: questi i temi di scritti pieni di passione e indignazione.

Marino Biondi

Boccaccio e Machiavelli, Occasioni di lettura

Helicon, 2014

pp.126, Euro 14,00

 

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