Van Gogh e l’amore

di Valentina Tonolo

Giovanna Strano spoglia Vincent Van Gogh e lo riveste a suo piacimento. Un azzardo raccontato in prima persona senza premesse.

Il romanzo non affronta nel profondo i conflitti, la tormentosa esistenza che lacera il pittore, i dolori che lo travolgono quanto i suoi quadri, come “un’antica musica inenarrabile”, diceva Artaud.

Seguendo, con uno sguardo da lontano, la sua vita, l’autrice, con una forma precisa e composta, conferisce al pittore più respiro umano e meno abisso come insurrezione insostenibile. Sceglie di renderlo dialogico.

Il protagonista del libro è un uomo che tenta di amare fino in fondo, che si lamenta delle convenzioni sociali, della gabbia familiare e che riversa la sua passione disagevole nella pittura come rifugio e nello stesso tempo come unica apertura al mondo. Prova a galleggiare, a innamorarsi, a ricominciare, ad illudersi e a disilludersi. L’autrice riempie la trama del libro in modo più leggero e privo di quella sofferenza che nella realtà scaraventa, imprigiona ed etichetta Van Gogh tra i pazzi alienati e disperati.

Lo descrive, con stile mite, quando si perde nei sentimenti e sfida il perbenismo, quando si affianca a donne discutibili, quando trova pace tra i lavoratori e i contadini, tra la povertà e la schiettezza e omette i gravi risvolti psichici che lo attanagliano, relegandolo con violenza ai confini dell’essere.

Gli dà una possibilità immaginaria lì dove la vita, l’ambiente, le persone intorno gliela tolsero.

Giovanna Strano

Vincent in love

Cairo, 2017

pp.254, Euro 15,00