Narrativa
Racconto a due voci
Le stanze silenziose di un ospedale. Qui, tra questi corridoi che vedono passare la vita, un uomo è al capezzale di sua madre ed è qui, tra il sonno e la veglia, che si interroga sul suo presente. Il suo ruolo di marito e di padre sempre troppo assente o troppo distante viene passato al vaglio, ora che è qui ed è tornato ad essere figlio. Sua madre, a pochi passi, è inerme: i suoi battiti sono irregolari e il suo respiro sempre più affannoso. Tra loro c’è un legame autentico e indissolubile nonostante gli avvenimenti, le scelte, i cambiamenti, le morti e le separazioni. Entrambi, perciò, raccontano storie destinate a incrociarsi, la storia di una famiglia e dei suoi protagonisti. Questo è “Solo me ne vo per la città”, il libro di Enzo Gaiotto pubblicato da Las Vegas Edizioni. Dall’altra parte dell’ospedale – oltre il racconto del protagonista – c’è un’altra storia, quella raccontata da Annina, la madre. Figlia di un marinaio ligure e di una madre sognatrice e disinvolta, Annina si trova a crescere tra gli stenti della Livorno degli anni Venti. Con due fratelli maggiori e un padre acquisito che le vuole un gran bene, Annina cresce tra libri d’evasione e aspettando che arrivi l’amore. Toni, il cantante che cerca di sfondare nel mondo dello spettacolo, è per lei l’amore. Arriva il matrimonio, qualche sofferenza e povertà e poi un bambino, lo stesso che ora è in piedi davanti al suo letto, il ragazzo che voleva fare il giornalista di una grande testata ed è riuscito nel suo sogno. Per lui, Annina – dopo la guerra, la fame, i tradimenti, il viaggio a Roma con Toni per tentare la strada del successo – ha dato tutto. E lui cosa le ha dato? Cosa sta dando alla sua famiglia?
Un viaggio nella storia novecentesca dell’Italia vista da una famiglia e da un uomo che si ferma a pensare nello stesso momento in cui si fermano le parole della madre.
Enzo Gaiotto
Solo me ne vo per la città
Las Vegas, 2014
pp.130, Euro 14,00

You must be logged in to post a comment Login