Lo Zibaldone
Le cose come stanno
Nicola Pesce non ha bisogno di presentazioni. Balzato agli onori di cronaca con il suo marchio editoriale NPE, in origine dedito prettamente al fumetto ma poi specializzatosi anche nel cinema e in altre arti, l’editore campano decide sul finire dello scorso anno di dare alle stampe per la sua stessa creatura il suo primo romanzo Le cose come stanno. La trama vede un ex divo del grande schermo, Reinard, la cui carriera è ormai in declino, organizzare provini per ammaliare giovani affascinanti aspiranti attrici. Ma un giorno, questa sua maliziosa operazione prende un’inaspettata piega: una ragazza, leggendo il copione, si immedesima a tal punto nel ruolo che andrà ad interpretare, ossia la Morte, da rivelare cose sull’ex attore che mai avrebbe potuto sapere…
Le cose come stanno è una storia a metà tra reale e sovrannaturale. L’autore-editore, vero e proprio cultore del fumetto italiano (ma non solo), non nasconde il suo omaggio a un big della narrativa di genere di casa nostra, Tiziano Sclavi, che non a caso regala uno strillo in copertina all’esordio di Pesce definendolo un libro “dallo stile e linguaggio belli, piacevolmente tradizionali, perfino dickensiani… Uno stile all’antica che è piacevole leggere”. Il maestro del brivido italiano ha dettagliatamente riassunto, in poche parole, il contenuto di questo appassionante racconto da cui è stato tratto il film Things as they are (Hydra Film). Il tributo e le citazioni ad alcuni albi storici dell’indagatore dell’incubo Dylan Dog e alle primissime trame nere, visionarie, oniriche e dannatamente (sur)reali firmate Sclavi non tardano difatti a emergere in queste 130 pagine impreziosite da una veste grafica curatissima e da una pregiata copertina rigida. Da non perdere quindi questo esordio di un grande editore che non ha perso tempo a rivelare le sue doti anche nei panni di autore.
Nicola Pesce
Le cose che stanno
NPE, 2020
pp. 126, Euro 12,00
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