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Lo Zibaldone

Le bellezze del territorio pratese

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Niccolò Lucarelli

“Prato, ove non ozia il buon toscano e di garzoni e d’uomini è un brusio”. Così scriveva Umberto Saba, e Curzio Malaparte “rincarava la dose” parlando della tristezza delle domeniche in città, dove tutto ha l’aria di una fabbrica chiusa. Ma quello operaio e imprenditoriale di Prato non è che uno dei tanti volti di una città e di un territorio che racchiudono una storia millenaria narrata per tramite di insigni monumenti, pregevoli opere d’arte, chiese, palazzi e ville, e un paesaggio che dalla pianura si spinge alla collina e fino alle prime pendici montane. Sergio Nannicini, pratese, Professore di Lettere e di Storia, nonché esperto cultore di storia locale, ha realizzato un approfondito volume che si situa a metà fra lo studio esegetico e il vademecum per il viaggiatore sullo stile del Grand Tour, ovvero colui che viaggia con lentezza, attratto dal singolo particolare di un edificio o del paesaggio, fra chiostri, capitelli, archi, vigne e cipressi.

Nannicini compie un viaggio fra storia, arte e architettura, suddiviso in 41 brevi capitoli per altrettante tappe, dalle alture della Valdibisenzio a nord, fino ai più dolci colli del Montalbano a meridione, toccando anche quelle zone della pianura che un tempo erano quasi “mondi a parte”, per il differente concetto di distanza in uso fino a mezzo secolo fa. Con un bel linguaggio illustrativo, colti riferimenti storici e artistici, l’autore racconta il contado pratese dalle ville nobiliari dei Rucellai e Filicaia, passando per le Rocche di Cerbaia e Montemurlo, le ville medicee di Artimino e Poggio a Caiano, le tombe etrusche di Gonfienti e Montefortini, le pievi di Galciana e San Giusto (un tempo isolate nella campagna), e i borghi montani di Vernio e Montepiano. Luoghi dei quali Nannicini ci svela la storia, gli aneddoti, i segreti legati alle opere d’arte che conservano: ne scaturisce un mosaico variegato che evidenzia l’identità di un territorio dal ricco patrimonio artistico e culturale, che da un lato fa felice il lettore locale, che può ritrovarvi le sue radici, e dall’altro guida verso nuove scoperte il forestiero che abbia voglia di avventurarsi fra il Montalbano e la Calvana.

Pagine dotte e ispirate, dalle quali emerge l’amore di Nannicini per la terra e la cultura pratesi, anche nel modo in cui si sofferma sui raffinati giardini delle ville pratesi, sugli ori e gli stucchi di un altare, sulle vicende del villaggio di Paperino ai tempi dell’invasione napoleonica.

Secoli di storie che, in fondo, sono ancora sotto i nostri occhi.

 

Sergio Nannicini

La città di Prato e i Comuni del circondario in un taccuino fra storia e divagazioni

Edizioni Cantagalli

pp. 213, Euro 17,00

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