Narrativa
La tragicommedia di un brav’uomo
E’ un torrido agosto romano quando Marco fa ritorno a casa e scopre sua moglie, Antonella, in compagnia di un altro uomo. Vicenda classica, banale oramai, quella di un tradimento coniugale, ma non per lui, molto legato a questa donna, che invece l’ha ricambiato tradendolo. Il gesto destabilizza Marco fino a spingerlo a farla finita. Reazione insolita forse, ma non per lui, un brav’uomo come tanti deciso a vendicarsi suicidandosi. Ma non è per niente facile morire e così la storia da banale e tragica diventa surreale e brillante. Marco ce la mette tutta, ma i suoi tentativi vanno puntualmente a vuoto, finché il destino non gli fa incontrare Rafele, un napoletano dal cuore generoso ma dai modi un po’ impacciati. Sarà proprio Rafele a favorire il cambiamento interiore di Marco che da perdente alla fine risulterà vincitore, ottenendo una rivalsa personale. Scusate… se ho fatto presto! è il romanzo di esordio di Giuseppe Marcucci, compositore che ha scritto musiche per numerosi cantanti italiani e stranieri, film, fiction televisive e varie edizioni del Festival di Sanremo, una storia tragicomica che prende fin dalle prime pagine e si legge tutto di un fiato. Il filo conduttore dell’opera è la casualità. Il personaggio principale del romanzo si trova, infatti, a gestire dapprima una situazione drammatica e poi una serie di situazioni paradossali, sempre più divertenti, senza che lui le abbia provocate. Un crescendo di circostanze assurde che si snodano nell’arco di soli tre giorni a ridosso di un afoso Ferragosto. A livello narrativo il testo è fluido, si legge con piacere, ma al tempo è ricco di contenuti, spunti di riflessione e curiosità per il lettore che sarà invogliato, a lettura finita, a cercare quelle vie e quartieri di Roma descritti nell’opera “dove accade tutto e nulla, dove la vita è allegria, pessimismo, serenità, paura, euforia e pianto in un incredibile mélange”. Una storia romana, ma con un contraltare partenopeo, grazie alla spalla, Rafele che parla della sua città e del suo temperamento, un luogo dove Inferno e Paradiso convivono. E con un finale a sorpresa perché il romanzo comunica un messaggio di speranza, un’apertura al futuro, alla vita. “Tutto quello che finisce forse ha un senso e si può ricominciare su basi più solide”. Una piacevole e divertente lettura che ben si presta a un adattamento teatrale. Imminente.
Giuseppe Marcucci
Scusate se ho fatto…presto!
Viola editrice, 2016
pp.142, Euro 30,00

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