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Cucina

La scuola delle nonne

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di Aldo Onorati

 

Nel risvolto di copertina l’autrice, Marisol Burgio di Aragona, afferma che con il suo testo intende “trasmettere quel fascino antico che le vite dei nostri antenati emanano, qualunque sia la loro origine e la loro estrazione sociale, e ribadire quanto sia importante conoscere il passato per cementare i mattoni del nostro tempo”. Ed è riuscita in pieno nell’intento. Un viaggio nell’ieri attraverso la cucina di una nonna dalmata e una renana”. Due donne che parlavano lingue diverse, appartenenti a diversa  classe sociale, con aspetto fisico agli antipodi, “eppure la storia le ha unite nella cucina attraverso di me, nipote attenta a carpire i segreti dell’arte culinaria dell’una e dell’altra”.

Nonna Amelia, figlia di un importante notaio della Dalmazia, “ventiquattrenne conobbe nonno Luigi, principe di gattopardiana memoria”. Dopo il matrimonio i giovani si imbarcarono per un lunghissimo viaggio: Palermo era la meta e lì vissero insieme per sessanta anni.

Dall’altro versante,  troviamo Elisabetta che viveva a Dusseldorf,  città nel cuore della verde Renania. Il nonno Paul fu reclutato per la prima e per la seconda guerra mondiale e fu mandato in Unione Sovietica. La sua  storia sul fronte russo è un racconto che ha dell’incredibile (pur essendo vero). Tornò dalla guerra “invecchiato, umiliato, indebolito dalla fame, dalle ferite, dall’interminabile viaggio disagiatissimo”.

Marisol andava dai nonni materni ogni anno, da sola, in aereo, affidata al personale di volo. In controcanto, ci sono le estati in Sicilia, dai nonni Luigi e Amelia, vicino al mare, nel profumo di gelsomino, nel sapore del pomodoro siciliano. Nella luce  forte del Mediterraneo, si staglia la figura del premio Nobel Pirandello (amico del nonno Luigi), che, anziano, scriveva sotto l’ombra di un pino.

Storia di due famiglie, ma soprattutto di usanze, cambiamenti, struggenti atmosfere nei ricordi. Una lettura che prende dalla prima all’ultima pagina.

L’autrice non mostra preferenze tra le due nonne; nel cuore della scrittrice vivono su uno stesso piano: “L’amore che hanno entrambe espresso attraverso le loro mani esperte nel preparare il cibo per la famiglia aveva qualcosa di magico, di misterioso, di antico e sapiente”. Tale atmosfera complessa si trasferisce dalle ricette culinarie al racconto, donandoci un quadro dai colori accesi, col sottofondo di una musica dalle vibrazioni intense, nel fascino di parole dalla dolcezza indimenticabile.

 

Marisol Burgio di Aragona

“La scuola delle nonne”

La vita felice, Milano, dicembre 2023, pp. 204, E. 18,00

 

 

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