Narrativa
Il perturbante
Lorenzo è un data analyst, il suo lavoro consiste nel raccogliere, decodificare e interpretare i dati. Quello del pedinamento è un esercizio che pratica anche al di fuori dell’orario di lavoro. Una sera, in un locale, Lorenzo conosce Sergio: fra i due c’è un breve scambio di battute. Dopo aver rintracciato l’uomo su Facebook e dopo essere riuscito a ottenere, grazie al proprio lavoro, alcuni dati sensibili sull’oggetto della propria osservazione, Lorenzo inizia un instancabile pedinamento, tanto fisico quanto digitale, che lo spinge progressivamente verso un pericoloso gioco mimetico. Finalista al Premio Calvino 2016, Il perturbante di Giuseppe Imbrogno è un romanzo sulla solitudine urbana e sugli antidoti che il suo protagonista architetta per contrastarla e per cercare l’autenticità della vita al di là dei dati anonimi che maneggia quotidianamente. Caratterizzato da una scrittura asciutta ed efficace che aderisce alla perfezione alle atmosfere algide del racconto, Il perturbante penetra la contemporaneità toccando numerosi temi, dall’utilizzo dei social network alla privacy, dalla relazione fra pubblico e privato alla sterilizzazione, rarefazione e inautenticità delle relazioni personali. Un altro titolo interessante per la giovane casa editrice torinese che – nel solco del modello einaudiano – si propone come un hub di scrittori-editori nel quale chi pubblica mette le proprie competenze e il proprio tempo al servizio dei romanzi degli altri.
Il perturbante
Giuseppe Imbrogno
Autori Riuniti, 2017
pp.150, Euro 14,00

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