Narrativa
Il mare non ha mai viaggiato
Lo stile in un libro è una sonorizzazione che può rientrare in una sinfonia o in una musica da camera.
Ci sono libri che sono un’orchestra anche all’aperto, anche in una stanza che con la finestra spalancata portano la musica a risuonare così in armonia da spostare l’aria, facendone una sequenza di movimenti ben diretti.
La raccolta di racconti di Giuseppina De Rienzo, scrittrice pluripremiata, spazia e descrive l’interezza scomponibile, la totalità parcellizzante con grande padronanza stilistica. Le sue parole non lasciano possibilità al caso.
Inventa, senza disperdere. Costruisce verso l’alto andando in profondità, punta al fuoco che scalda o spegne, all’acqua che accoglie o inghiotte, all’aria che alleggerisce o travolge, all’animo umano che attraversa legami e rotture con impeto che si trasforma a volte in impietosità.
L’inesorabile dà la mano all’evitabile, le immagini si alleano con le parole che potenziano l’originalità. Mai una descrizione finisce in digressione fuori posto. Ogni immagine è un piacevole nutrimento, ogni frase si distende sicura e forte all’impatto. Le atmosfere, sempre diverse, focalizzano nitidamente l’ambiente. Il tumulto dell’animo umano spesso si incontra con la lucidità e si scontra con la vertigine. I personaggi possono nascondere o svelare l’imperscrutabile, quel che spicca è la mano di scrittrice che passa attraverso “la sospensione come prima di un evento tragico o prodigioso” e restituisce una consapevolezza non comune.
Giuseppina De Rienzo
Manni Editore, 2014
Pagg 145, euro15,00

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