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Arte& Cinema

Il giorno di Pasqua nell’arte

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di Augusto Ficele

Il catalogo intitolato Il giorno di Pasqua nell’arte, di François Boespflug, con la traduzione di Emanuela Fogliadini, risulta un efficace ed elegante volume che illustra il carattere della fede pasquale attraverso la storia dell’arte. Le scene iconografiche scorrono lungo tutta la giornata di Pasqua: la scoperta del sepolcro vuoto da parte delle mirofore, (splendido il dipinto Le sante donne al sepolcro di Bouguereau in cui l’idea della vita che prevale sulla morte è sostenuta dall’angelo in fondo ammantato di luce), l’incontro di Maria Maddalena con Gesù Cristo (fondamentale citare il quadro de Il Risorto e la Maddalena di Rembrandt in cui le intenzionalità delle meccaniche sceniche finalizzate allo stupore sono di assoluto pregio: “Maddalena è rimasta presso la tomba, inginocchiata, con accanto a lei il suo vaso di aromi. Si potrebbe pensare che i due angeli sopra la tomba stessero conversando con lei quando la sensazione di una presenza dietro di lei la costringe a voltarsi. Fu allora che scoprì il Cristo – giardiniere […]”), l’annuncio di Maddalena della Risurrezione agli Apostoli (nell’affresco Due mirofore vanno ad annunciare agli apostoli che Cristo è risorto è percettibile dalla posizione da seduti e dai volti titubanti, lo scetticismo dei discepoli), Pietro e Giovanni verso il sepolcro per accertarsi della tomba vuota (in I Discepoli Pietro e Giovanni corrono al sepolcro la mattina della Risurrezione di Burnand, i volti dei soggetti rispecchiano abilmente il dinamismo della loro stessa trepidazione), l’incontro e la cena tra Gesù e i discepoli di Emmaus (in L’ultima Cena in Emmaus sempre di Rembrandt, l’uso sapiente della luce esalta il profilo di Gesù, concede la grazia dell’incredulità al discepolo a tavola e rende quasi invisibile l’altro immerso nell’ombra), l’apparizione del Risorto agli Undici in cui mostra la ferita al fianco e alla giunzione della mano (in Sono io di de Boissoudy i palmi aperti sono la prova sensibile da mostrare ai discepoli per fugare ogni dubbio sulla propria identità), e infine l’ascensione al cielo (anche in questo caso la maestosità di Rembrandt nel dipinto Ascensione di Cristo è evidente e si manifesta attraverso la coreografia dei cherubini, alcuni dei quali si appigliano alla nuvola su cui ascende Gesù, come se fosse su un montacarichi beato, verso il Regno celeste). Il volume, a proposito dell’evento della Risurrezione, ad oggi sfuggevole e misterioso, vista l’assenza di testimoni oculari, “ha come principale obiettivo, ai nostri occhi, di imparare a percepire e contemplare questo evento decisivo della storia al di fuori del “prêt-à-porter” del Credo della Chiesa”. Il protagonista infatti, è l’opera d’arte che restituisce alla vicenda i turbamenti emotivi che, oltre a raffigurare il racconto evangelico, lo eternano, a discapito di ogni revisione.

François Boespflug,

Il giorno di Pasqua nell’arte

pp. 180, euro 70,00

Jaca Book, 2021

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