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Cinema

Duro da uccidere – Il cinema di Steven Seagal

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Stefano Di Marino, che di martial arts e del cinema di Hong-Kong è profondo conoscitore e vero cultore, porta sugli scaffali per SHATTER Edizioni “Duro da uccidere – il cinema di Steven Seagal”. Ma non lasciatevi ingannare dal sottotitolo; sì, perché lo scrittore e saggista milanese, autore di svariati volumi sul cinema di genere, non elude nella sua analisi le produzioni destinate al mercato direct to video e alla TV in generale. Certamente il focus restano le produzioni cinematografiche, attraverso le quali Di Marino traccia un filo rosso delle produzioni a basso e alto budget e ci racconta come è cambiato il cinema d’azione negli ultimi trent’anni. Nelle parole dell’autore quello che vede protagonista Seagal è “un cinema che si è trasformato, più che nei contenuti, nella forma”. E quello dedicato all’attore di origini russo-ebraiche, il primo nel panorama editoriale, non è una biografia e neppure un volume celebrativo della carriera dell’attore, bensì un’analisi del fenomeno. Un fenomeno trentennale iniziato, sotto la regia di Andrew Davis, nel lontano ’88 con il personaggio di Nico Toscani e che già vede Seagal coadiuvato da attrici del calibro di Sharon Stone e Pam Grier e del carismatico caratterista Henry Silva. Il riferimento al titolo d’esordio non è casuale, questo in quanto Above the Law, oltre a presentare al grande pubblico il nuovo action man, introduce tutti gli stilemi tipici di quello che sarà il cinema di Seagal, ponte tra il poliziesco settantiano e l’action delle arti marziali del decennio seguente. Assolutamente consigliato!

DURO DA UCCIDERE – il cinema di Steven Seagal

Stefano Di Marino

SHATTER Edizioni, 2021

Pagg: 116 , Prezzo: 12,00

 

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