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Lo Zibaldone - Recensioni

Di carne e parole

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di M. Elena Danelli

Ho appena terminato di leggere “Di carne e parole” di Roberta Russo Vizzino, una serie di racconti, nove per l’esattezza, che hanno immediatezza di un lampo e sedimentazione antica, un binomio non contrastante in quanto frutto di una pazienza osservatrice che va nel profondo, scava, ricorda, assembla, traduce, espone.

I nove paragrafi sono geografie umane, sono Vita, personaggi che sono, ci sono e potrebbero essere, viaggiatori che recano l’anima all’incontro/scontro con l’altro sé o da sé che forse sa chi siamo, – a differenza nostra che non ci conosciamo se non nel confronto, – messi alla prova dalle circostanze in un dialogo interiore, per trovare quale sia la strada meno dolorosa, per semplicemente vivere. La Vita è una questione di solchi che ci modificheranno, ci trasformeranno, ci indurranno ad una scelta, ma saremo noi gli artefici, plasmati, modellati dalle circostanze, con le nostre scelte libere.

Quanta Libertà in questi racconti! Introspettivi e intrisi di sensibilità, di gesti quotidiani o di fronte a drammi inconsueti e per i quali occorre tutta la propria forza per trovare la strada, in essi la libertà assume di volta in volta l’aspetto del personaggio che dialoga nel proprio soliloquio interiore, in cui tutto è il risultato di un ricco mondo di gratitudine, terreno fertile per tramutare l’esperienza umana nella parola.

L’Autrice è persona che ha viaggiato, conosciuto, osservato, introiettato, riuscendo con sensibilità a tracciare identità sulla carta che sono un atto d’amore, carico di rispetto, di immedesimazione, in cui ogni esperienza è diventata una foglia di un maestoso albero. Così, da questo ramificato albero, la linfa porta vita a ciò che è andato, ma “del passato deve restare sempre e solo chi si proietta nel futuro”.

È un libro generoso, grato, ricco in cui anche i ringraziamenti sono un gesto d’amore, e nessuno viene lasciato indietro se ha incontrato il cammino di Roberta, perché ognuno ha – anche con la semplicità delle piccole cose – sostenuto e alimentato la sua sensibilità.

Personalmente, mi ha colpito molto il racconto “La sirena”, traboccante di pietà, in cui uno degli aspetti più terribili del male di vivere viene amorevolmente dislocato tra sogno e realtà e non nego che mi ha commossa fino alle lacrime.

Roberta Russo Vizzino è donna poliedrica, non canonica.

È attrice, modella d’arte e scrittrice, vive in Lettonia per due anni, si trasferisce a Roma, dove abita e frequenta la facoltà di Discipline, arti e scienze dello spettacolo presso l’Università “La Sapienza”.

È del 2023 la sua prima raccolta “Io sono onda di mare”, del 2024, il suo racconto “Le chiavi di casa”, pubblicato nell’antologia “Lingua Madre Duemilaventiquattro, storie di donne non più straniere in Italia” con la casa editrice SEB27. Collabora con la rivista online Vitamine vaganti.

Roberta Russo Vizzino

Di carne e parole

Dialoghi, 2025

pp. 98, Euro 13,00

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