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Derive

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di Valentina Tonolo

Secondo l’ENAR, l’organizzazione non governativa European Network Against Racism, l’Italia già nel 2009/10 era il secondo Paese d’Europa per maltrattamenti, aggressioni e violenze a sfondo razziale. Principali vittime: i cittadini di origine africana, i rom e i Sinti.

La situazione oggi si è adeguata alla possibile integrazione multietnica?

No e questo libro lo racconta brano dopo brano.

Questa raccolta di articoli e interviste di Flore Mupard-Yovanovitch, accompagnata da un CD, in cui Moni Ovadia legge alcune parti, affronta argomenti dal punto di vista di una minoranza reclusa, disagevole e tenuta lontana per non turbare nel profondo le coscienze diventate forti per falsificazione. Descrive da dentro i CIE (Centri d’Identificazione e Espulsione) per migranti. I CIE sono davvero legali per rispetto e tutela dei diritti umani? A quindici anni dalla loro istituzione l’ONG Medici per i Diritti Umani (MEDU), nell’indagine svolta, conferma che le strutture “sono inadeguate a garantire il rispetto della dignità e dei diritti di persona”.

Il panorama è agghiacciante. Parecchi mezzi di informazione ufficiale e la politica poco dichiarano, molto strumentalizzano puntando sulla paura e meno sulla conoscenza. Le frasi di circostanza, retoriche e superficiali, rendono la competizione oratoria vuota di sostanza, ma tesa davanti a morti senza nome. Le motivazioni di fondo vengono ignorate. L’ignoranza non sa per definizione quel che accade a persone che lasciano il proprio Paese, attraversano i deserti, i mari per ritrovarsi alla fine del viaggio all’inizio della loro reificazione, dell’annullamento della dignità tra burocrazie folli e atteggiamenti indisponenti che col Fascismo hanno molti punti in comune, anche se l’uso del linguaggio è cambiato. Le loro vite sono tenute nell’ombra a rischio rimpatrio forzato: i migranti sono considerati pericolosi senza aver commesso reato, solo perché privi di documenti. La lettura di questo libro risveglia e smuove. Attraverso molti spunti affronta il grave problema ora col presentare e descrivere documentari, ora con interviste, ora riallacciandosi ad altri libri che trattano la situazione. Ci si immerge in ciò che non si vuole pensare. Il libro va dentro e oltre l’orticello Italia e Europa, supera i confini di un perbenismo paralizzante e diffuso e educa al vedere in modo diverso. Mostra come il piano di negazione dell’altro sia qualcosa che si applica senza troppi scrupoli per una patologica tendenza tutta occidentale a sistemare le cose male, invece di risolvere strutturalmente quelle stesse cose bene.

Questo libro mostra esattamente quel che succede a chi si trova per strada, nei centri di “accoglienza”. Spogliato, perquisito, sequestrato, sedato, spesso rispedito in quegli stessi luoghi da cui era scappato.

Flore Mupard-Yovanovitch

Derive – Piccolo mosaico del disumano

Stampalternativa, 2015

pp.190, Euro 16,00

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