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Decameron, nasce il primo festival digitale ai tempi del Coronavirus
Il virus sta cambiando le possibilità di movimento di lettori e lettrici, ma non la loro voglia di leggere. I festival e le presentazioni di cui l’Italia è ricca sono stati cancellati dalle norme di sicurezza contro il contagio e tanti e tante di noi sono costretti a casa o limitano al minimo la loro socialità.Perché non immaginare uno spazio virtuale dove poter continuare a incontrarci, parlare di libri e di storie e restare coesi anche nella difficoltà?
Decameron – una pagina interattiva appoggiata alla piattaforma di Facebook – è un progetto pensato e promosso da un gruppo di scrittrici – Teresa Ciabatti, Chiara Valerio, Michela Murgia, Elena Janeczek, Evelina Santangelo, Caterina Bonvicini, Valeria Parrella, Rossella Milone e Alessandra Sarchi – che ha subito raccolto la collaborazione di molti editori: da Mondadori a Longanesi a Rizzoli, da Marsilio a Hacca, da Sem a Einaudi, Laterza, Nord, Sellerio, Chiarelettere e Fandango.
«Non è la prima volta che l’umanità si trova davanti a un’epidemia di così grandi proporzioni, però è la prima volta che per affrontarla esiste la rete. Perché non immaginare uno spazio virtuale dove poter continuare a incontrarci, parlare di libri e di storie e restare coesi anche nella difficoltà?» sottolineano le promotrici.
Tra i nomi in palinsesto figurano molte firme letterarie note, come gli einaudiani Tiziano Scarpa, Marco Lodoli, Elvira Seminara e i candidati al Premio Strega Gianmario Villaltae Valeria Parrella, ma anche autori conosciuti al pubblico per altri linguaggi, come il regista Ferzan Ozpetk (al suo secondo romanzo con Mondadori), il collettivo Il terzo segreto di Satira, il fumettista Mario Alberti e il fenomeno youtuber Tommy Cassi.
Il Festival ha preso il via con il filosofo Leonardo Caffo, il primo a mandare un video in cui racconta il suo libro Il cane e il filosofo, edito da Mondadori.
Fernanda Patamia
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