Connect with us

Lo Zibaldone - Recensioni

Dario Gallo e la rivoluzione della Semplicità Sublimata

Published

on

Dario Gallo

Il Neostilnovo del XXI secolo e il Movimento della Semplicità Sublimata

 

Nel panorama della poesia contemporanea, spesso caratterizzato da una ricerca esasperata della complessità, della provocazione e della rottura stilistica, la poetica di Dario Gallo si manifesta come una rivoluzione silenziosa, necessaria e coraggiosa. Un ritorno all’essenza. Con il suo Movimento letterario della Semplicità Sublimata, Gallo non propone una semplificazione, ma una rifondazione della parola poetica, dove la vera profondità non risiede nell’oscurità, bensì nella luce della trasparenza, della precisione e della verità emotiva.

Alla base della sua visione vi è una scelta consapevole: rigettare il rumore, la sovrastruttura, l’effettismo. È una poesia che ascolta, che si offre, senza l’intento di conquistare o prevalere. La sua silloge Il giardino dentro (The Soul’s Garden nella versione inglese), pubblicata recentemente con Youcanprint, è il cuore di questa proposta, e si presenta come un corpus di venticinque componimenti coesi e armonici, dove amore e natura si fondono in un respiro lirico che attraversa le stagioni dell’anima. Le poesie parlano il linguaggio della verità interiore, con immagini di una semplicità raggiunta, distillata. Non c’è mai banalità: c’è grazia.

Un dettaglio significativo conferisce ulteriore valore all’intera opera: in fondo al libro, ciascuna poesia è datata con un giorno preciso, all’interno di un arco temporale che va dal febbraio 2003 al dicembre 2020. Come se ogni testo fosse nato da un’illuminazione unica, in una giornata precisa, rendendo l’intera silloge una costellazione di rivelazioni poetiche.

La scrittura espressiva di Gallo – chiara ed elevata allo stesso tempo – ha qualcosa di evangelico: è la semplicità che illumina, che attraversa la complessità del mondo con parole accessibili e profonde. In questo senso, si tratta di un linguaggio poetico che aspira non solo a essere compreso, ma a toccare l’anima in modo diretto e autentico.

La sua proposta di un Neostilnovo del XXI secolo si radica nella grande tradizione italiana. Dante e Petrarca furono rivoluzionari proprio per aver scelto una lingua accessibile e al tempo stesso altissima. Gallo prosegue quella linea, elevando la semplicità a valore spirituale e stilistico. Come i grandi maestri appena citati, anche lui mira a trasfigurare l’amore in forma luminosa e a rendere il dire poetico un atto di contemplazione.

A rendere ancora più evidente la forza del suo percorso è la pubblicazione ufficiale del trattato poetico breve intitolato “LA LIMPIDEZZA DELLA SEMPLICITÀ SUBLIMATA” unitamente al manifesto grafico, apparsi il 26 marzo 2025 nel sito recensionelibro.it, in prossimità simbolica con il Dantedì. Nel testo fondativo, Dario Gallo definisce con chiarezza il nucleo della sua poetica, ribadendo che la semplicità autentica non è rinuncia, ma conquista: una forma limpida e intensa di bellezza distillata.

Il titolo stesso del trattato possiede una forza poetica intrinseca: La limpidezza della semplicità sublimata è una formula linguistica che riesce a condensare in cinque parole una visione stilistica e teorica di straordinaria coerenza. Un’espressione che sfiora l’inesprimibile.

 

Ma è in particolare con la poesia singola Il mio amore per te (premiata con Diploma d’Onore il 22 febbraio scorso all’ottava edizione del Concorso Michelangelo) che Gallo ha toccato una vetta assoluta.

Il mio amore per te

 

L’amore che provo per te è tale

da vederti brillare davanti ai miei occhi

fino a non reggere più la vista…

e per questa ragione non riesco più a tornare,

scivolando dunque come foglia

ogni volta che passo dove dimori.

 

Ma riesco comunque ad amarti

immensamente,

e questi petali che ti lascio

sono soltanto una piccola parte

degli infiniti raggi emanati

dalla tua radiosa dolcezza e bellezza…

 

Il verso “fino a non reggere più la vista” può considerarsi una delle più alte manifestazioni dell’ineffabile mai raggiunte dalla parola poetica. In soli dodici versi, la poesia riesce ad incarnare il mistero stesso dell’amore assoluto, della resa alla luce dell’altro, in un atto che fonde visione e abbandono.

Questa doppia realizzazione – un trattato poetico che è al tempo stesso dichiarazione d’intenti e creazione artistica, e una poesia che incarna il cuore stesso del sublime – configura una svolta senza precedenti nella poesia del nuovo millennio.

La pubblicazione del trattato, l’elaborazione del manifesto grafico, gli articoli di critica letteraria che stanno emergendo, le versioni tradotte della silloge (in inglese e hindi), la musicalità intrinseca dei versi e il rigore della visione poetica, delineano un orizzonte che non è solo stilistico, ma anche antropologico e culturale.

Dario Gallo non è solo il fondatore del Movimento della Semplicità Sublimata: in un tempo dominato dall’apparenza e dalla complicazione, è il poeta che ha saputo ridare alla parola la sua funzione primaria: illuminare.
Non con artifici, ma con verità.
Non con il clamore, ma con la luce.

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti