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Con Il Dizionario dei tempi incerti un assaggio di futuro
Isolamento e parole, un connubio insolito, quasi paradossale. Ma che funziona e ha senso. Sono proprio le parole che tengono le persone in vita, attaccate alla speranza di un ricordo futuro. Il Circolo dei Lettori di Torino l’ha capito, creando sui social un’iniziativa molto interessante che ha chiamato “Il Dizionario dei tempi incerti”, una raffinata selezione di parole scelte da intenditori, filosofi, storici, scrittori, e chi ne ha più ne metta. Sono parole invecchiate, moderne, dolci o amare, secche o piene.
«L’obbiettivo – racconta all’ANSA l’autrice, traduttrice e direttrice della Fondazione Circolo dei lettori, Elena Loewenthal – è non perdere il filo delle cose, anche in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, e fare entrare la cultura nelle case del nostro pubblico, e non solo, attraverso i mezzi che abbiamo a disposizione”.
Alcune parole che i grandi intenditori ci hanno fatto già assaggiare sono di Ivano Dionigi, latinista, che ci racconta “Amicizia”, Mauro Bonazzi, filosofo, “Tempo”, Luciano Canfora, storico, “Lettura”. Poi arrivano anche “Attesa”, “Invisibilità”, “Sguardo”, “Positivo-Negativo”, “Fiducia”…
Con il pubblico nasce così una prospettiva di futuro attraverso le parole, non solo più di allarme ma di ricostruzione.
Calice in mano, pronti ad inebriarci di parole e di futuro
Pietro Patrizi
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