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Lo Zibaldone

Chiusi dentro

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Un romanzo che è una riflessione sulla solitudine, sempre più una condizione, quasi una categoria dell’umano

di Andrea Coco

Elettra, una giovane donna borghese, single per scelta, affronta la quarantena chiusa in un condominio del centro milanese, scandendo la gelida sospensione dei contatti con il mondo esterno con telefonate fiume e con gli obblighi indifferibili della vita digitale.

Intanto, la sua Milano mostra un volto banale e inaspettato, la sua patina fredda e i suoi rotuale sociale sono caduti e all’interno del palazzo il piacevole anonimato garantito dalla grande città si trasforma in una intimità forzata con i vicini. Immaginati e temuti come possibili untori, personaggi dalle vite improbabili, giudicati da Elettra in maniera spietata e irridente.

L’improvvisa scomparsa della sua gatta, Nilde, l’unico essere vivente verso la quale prova affetto, scatena una grottesca commedia degli equivoci, un soft thriller dove tutti sono coinvolti loro malgrado. Le ambulanze fanno capolino nel palazzo, così come ex fidanzati petulanti e parenti assillanti, rider tuttofare e malavitosi che continuano indisturbati i loro affari.

Tra smart working, chiamate al cellulare e brevi incursioni nella via davanti a casa, Elettra per ritrovare Nilde (rapita? scappata? eliminata?) non esita a mettere in atto le strategie più strampalate e feroci. La casa è un labirinto claustrofobico, assediato, dove tutto è costantemente regolato. Un universo chiuso che la donna riuscirà a violare in modo inaspettato, con la spregiudicatezza tipica della sua educazione borghese.

“Questo romanzo è una riflessione sulla solitudine, che diventa sempre più una condizione, quasi una categoria dell’umano,” spiega Maia Guarnaccia Molho. “I personaggi di “Chiusi dentro” hanno una notevole occasione per riuscire finalmente a concentrarsi e riflettere su chi realmente sono, anche da chiusi dentro, che in realtà è la chance di aprirsi totalmente senza remore, e mostrare la propria vera anima».

 

Maia Guarnaccia Molho, nato a Milano nel 1972, ha sempre vissuto a contatto con la creatività: suo padre Matteo Guarnaccia è stato un grande artista e intellettuale, introducendo la cultura psichedelica in Italia e sua madre, Renata Molho, è una nota scrittrice e giornalista di moda. Maia Guarnaccia Molho è scrittore, regista, top executive nel settore del lusso e intrattenimento.

Laureato in Filosofia, ha pubblicato: Ottoluno (1998), Maba Ratta (2003), Prove tecniche di redenzione (2008), Umano (2011), per i nostri tipi A un passo (2017) e Solo ritorno (2019). Ha collaborato con Linus con le rubriche “Sarti & Navigatori”, “Tombinologia” e “Scritto Misto”. Come regista ha realizzato la trilogia Demistify presentata dal 2007 al 2009 ai Film Festival di Locarno, Miami, Roma e Lessness nel 2016.

 

MAIA GUARNACCIA MOLHO

Chiusi dentro

A&B Editrice, 2023

Pp. 156, euro 16

 

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