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Un “test” positivo per Testo a Firenze

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Testo (Come si diventa un libro) ha chiuso in bellezza domenica 27 febbraio con oltre 8.000 presenze la sua prima edizione, dopo aver tenuto banco alla Leopolda di Firenze per tre giorni. L’iniziativa di Pitti Immagine e Stazione Leopolda, realizzata su progetto della libreria Todo Modo, si è caratterizzata per la sua originalità qualificata partecipazione. Ma cos’è Testo?

Diciamo subito che non è una fiera del libro, anche se sono presenti desk di case editrici con una selezione dei loro libri. Qualcuno l’ha definito un festival ma, anche se vi sono alcuni elementi del festival, la definizione non è perfettamente corrispondente alla realtà. Ma allora cos’è? L’idea degli organizzatori, a mio avviso vincente, è stata quella di realizzare con Testo una sede in cui riflettere su tutto quello che gira intorno al libro, dalla selezione dei manoscritti alla grafica, dal lavoro dell’editor alla distribuzione e promozione, per arrivare all’anello finale di destinazione del libro: il lettore.

Il tutto è stato declinato, visto che la sede di Testo era la Stazione Leopolda, grazie alla collaborazione di “capistazione” come Luca Briasco, Andrea Gessner, Beatrice Masini, Chiara Carpenter, Giovanna Silva, Leonardo Luccone, Maddalena Fossombroni, Piero Torrigiani, Riccardo Ventrella ai quali è stato assegnato il compito di sviluppare i temi di Testo.

L’idea è stata apprezzata dalle migliaia di partecipanti che sono arrivati alla Leopolda e hanno seguito i tanti eventi tutti sold out nelle ampie sale che li ospitavano. Negli incontri, ovviamente, i libri erano presenti ma erano in qualche modo “l’enzima” attraverso cui si suscitavano riflessioni e dibattiti tra gli ospiti sul palco e il pubblico.

Anche i numerosi laboratori su temi come la traduzione, le fiction, le riviste letterarie sono stati molto seguiti. Particolarmente curata l’ambientazione ed era piacevole aggirarsi tra i tavoli degli editori e partecipare agli incontri. Siamo veramente felici, come Leggere:tutti, che Firenze abbia realizzato un nuovo e originale appuntamento dedicato ai libri che si va ad integrare, senza risultare ripetitivo, con quelli che si tengono in altre città. Interessante anche il numero di presenze registrato nei tre giorni, considerando che si trattava della prima edizione, ma quello che più importa, a nostro avviso, è stata la qualità delle presenze, sia degli ospiti che dei visitatori. Giustificata, quindi, la soddisfazione degli organizzatori.

“È una bellissima prima edizione di Testo – ha sottolineato Agostino Poletto, amministratore unico di Stazione Leopolda e direttore generale di Pitti Immagine – abbiamo vissuto tre giorni in cui la Leopolda è diventata habitat ideale per case editrici, professionisti dell’editoria, scrittori e per il pubblico dei lettori, un vero contenitore di bibliodiversità. Siamo felici di aver creato una dimensione di intesa e sinergia tra le case editrici, grandi e piccole. I risultati di questa prima edizione sono promettenti per lo sviluppo futuro di questo nuovo appuntamento dell’editoria a Firenze”.

Sergio Auricchio

 

 

 

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