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Un giorno sì un altro no
Il disagio psicologico che non spaventa, ma apre alla curiosità degli infiniti modi in cui vivere l’amore. Il lutto che addolora ma non piega, spronando a sperimentare la propria felicità oltre il naturale senso di annientamento. Sono alcuni dei temi che emergono con forza da Un giorno sì un altro no (Giraldi editore) della giornalista Isa Grassano, che dopo molte guide glamour debutta con un romanzo che ha già raggiunto la terza ristampa. Pur rientrando nella cosiddetta “narrativa sentimentale” – il testo ruota attorno all’amore – non lesina nell’approfondimento di condizioni altre, come la malattia psichica e la morte, seppure in un perfetto bilanciamento che non spaventa il lettore. Il fil rouge è l’esistenza, tra sogno e impossibilità di controllare tutto ciò che ruota attorno a noi. Ci sono parole chiuse dentro questo manoscritto come assenza, disturbo dell’umore e ognuno di loro è sinonimo di vuoto, e sofferenza. Ma l’autrice con delicatezza, ritmo, una gran dose di leggerezza e ironia, riesce a esorcizzare le angosce da cui nessuno di noi è immune. Lo fa con personaggi bizzarri, a partire da Arabella, in cerca del suo posto nel mondo, imbranata e disillusa, con la fatica dei suoi quasi 40 anni, con l’essere ancora sola e la sensazione del tempo che passa e della precarietà del lavoro (scrive necrologi per il service esterno di un quotidiano), una fissa per l’oroscopo che arriva a considerare una vera e propria guida. Per chi legge la sensazione di sentirsi un po’ Arabella, di tifare per lei, empatizzare con lei. C’è Ludovico, Ludo per gli amici, Ludus come gioco che può far male, schivo, introverso, che non dai mai per scontato le dimostrazioni di affetto, non esprime i propri sentimenti, con tormenti che lo rendono assente a se stesso e agli altri. E per questo, forse, ancora più affascinante ma destabilizzante. E poi Sara, l’amica confidente, coinquilina nonché grillo parlante. Ancora Fausto l’altro uomo, pacato, accondiscendente, che cerca con pazienza di conquistare il cuore di Arabella. C’è persino un sacerdote decisamente poco dogmatico.
Con una scrittura diretta e coinvolgente, Isa Grassano – già autrice di guide emozionali tra cui 101 cose da fare gratis, In viaggio con le amiche, Forse non tutti sanno che in Italia, tutte Newton Compton – racconta così l’amore, l’amicizia, la nostalgia, i ricordi del passato, le partenze e gli approdi, con, al centro, Roma (che se letta al contrario è amor). Una città magica ma piena di contraddizioni, impossibile da dimenticare. Non mancano però escursioni in Puglia, Basilicata, fino a New York. Il viaggio diventa per Arabella il “non luogo” per ritrovarsi. Il lettore di tappa in tappa la segue, augurando alla protagonista la stessa felicità che augura a se stesso.
“Un giorno sì un altro no” è anche il libro degli abbracci, a partire dall’immagine di copertina che è un abbraccio. Un gesto che vale più di mille parole e che più di ogni altro proprio in questo periodo ci è negato. Infine, spazio all’erotismo che ha un suo valore estetico formidabile: rafforza l’unione dei due protagonisti, Arabella e Ludo, che non sono più “io e io” ma diventano un noi, un incastro di corpi e di teste, fino alla certezza finale, “che non esiste la persona perfetta, esiste chi combacia alla perfezione con il nostro essere imperfetti”.
Isa Grassano
Un giorno si, un altro no
Giraldi, 2020
pp.358, Euro 15,90
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