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Sogno notturno a Roma

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di Andrea Coco

È notte a Roma e cinque personaggi, non tutti umani, si muovono tra le strade della Città Eterna e nel loro peregrinare tra strade, muri, vicoli, piazze, palazzi, esistenti o distrutti, ricordano la trasformazione di Roma da città papalina a capitale del Regno.

Un viaggio onirico, circolare che tocca i Campitelli, Pigna, Trevi e Monti, quella porzione del centro storico dell’Urbe che ha particolarmente risentito degli interventi post-unitari e mussoliniani. Attraverso i dialoghi e digressioni storiche dei protagonisti conosciamo la Roma che non c’è più ovvero quei luoghi e quei monumenti sacrificati dai “Piemontesi” nel tentativo di modernizzare la città.

Il libro, scritto da Annarosa Mattei, scrittrice interessata alla semiotica e alla teoria della letteratura, è al tempo stesso un romanzo e un saggio, dove quattro approfondimenti storico-urbanistici (quadri li definisce l’autrice) si accompagnano ad intermezzi e alle considerazioni dei protagonisti.

Il tour inizia proprio dall’area che fu maggiormente interessata dagli abbattimenti degli Italiani, come li chiamavano i Romani de Roma, quella oggi corrispondente grosso modo all’attuale Piazza Venezia, sconvolta dalla costruzione del Vittoriano, dell’apertura dell’asse viario Nazionale – Via IV Novembre – Corso Plebiscito – Corso Vittorio Emanuele II.

Un intervento risanatore di un’area “degradata”, che ebbe una vittima illustre il palazzo Torlonia. Edificio, situato in piazza Venezia al civico 35 e celebre per i suoi sfarzosi ricevimenti, che finì demolito e la importantissima collezione di opere d’arte in parte venduta, in parte portata altrove.

Qualcosa di simile viene narrato nel secondo quadro, riguardante il Collegio romano, voluto da Sant’Ignazio di Loyola, luogo deputato all’istruzione dagli studi elementari a quelli universitari, un istituto noto per la quantità e qualità dei tesori scientifici e culturali che custodiva, occupato il 20 settembre 1870 dai bersaglieri e trasformato dapprima in caserma e poi in liceo-ginnasio statale, intitolato a Ennio Quirino Visconti.

Il terzo quadro è dedicato a via del corso e ai palazzi che la circondano, mentre l’ultimo alla via dei Fori Imperiali, opera incompiuta stravolta da un restauro fin troppo radicale, in attesa di un nuovo stravolgimento molto più commerciale, legato alla futura stazione della metropolitana.

E giunti alla fine del libro, alla domanda di Annarosa Mattei (Era destino che Roma diventasse capitale?) possiamo provare a dare una risposta: Sì, ma per riuscirci non era indispensabile distruggere i monumenti delle altre due capitali: La Roma dei Cesari e la Roma dei Papi.

 

ANNAROSA MATTEI

Sogno notturno a Roma (1871-2021)

La Lepre Edizioni, 2021

  1. 366, € 20,00
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