Thriller
Quando la realtà è altrove: ‘Il Sogno’ di Franck Thiellez
Un appuntamento con il thriller ipnotico, quello di Franck Thiellez, con “Il Sogno”, edito da Fazi, in libreria dal 2 luglio scorso (436pp – 18,50euro).
Dopo il successo de “Il manoscritto”, apprezzatissimo per la sua innovativa struttura narrativa, con questo nuovo romanzo l’autore trascina il lettore in un mondo di specchi in cui il sogno si sovrappone alla realtà e si confonde con essa. Una lettura che non consente distrazioni; al lettore viene, infatti, esplicitamente richiesto di prendere nota dei vari accadimenti, ivi compresa la temporalità del loro svolgimento. Sembra quasi che Thiellez inviti il lettore ad una partita a scacchi: “… durante la lettura vi accorgerete che si passa dal capitolo 56 al capitolo 58. Non si tratta di un errore e la vostra comprensione del testo non ne sarà in alcun modo compromessa. La ragione di questa scelta al termine del libro”.
Protagonista del romanzo la psicologa Abigael, consulente della sezione della Gendarmerie francese che si occupa dei casi di rapimento di bambini, con il compito di delineare il profilo psicologico del/i criminale/i cui viene data la caccia. Ma Abigael ha un problema: è narcolettica, con ripetuti e continui episodi di cataplessia, per cui è costretta ad infliggersi torture indicibili sul corpo per rimanere ancorata il più possibile alla realtà: “…tirò su la manica della felpa e scoprì l’avambraccio destro segnato da fori di un ago e soprattutto da cinque cerchi scuri. Crateri profondi, simili a pustole. Le bruciature di sigaretta l’avevano guidata, una dopo l’altra, fino all’ultimo appuntamento, l’avevano aiutata a tracciare la propria strada, indizio dopo indizio…”.
Il racconto raggiunge la sua apoteosi allorquando, tra i bambini rapiti compare una bambina: “Cenerentola”, di cui non si conoscono né le fattezze né la voce! Che sia Lea, la figlia di Abigael data per morta in un terribile incidente automobilistico?
Una trama convincente e ben costruita che appare come un labirinto ipnotico per la mente, in cui il lettore potrà facilmente e piacevolmente perdersi, per poi, alla fine, forse, ritrovarsi.

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