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“Non Fate I Bravi”, l’opera postuma di Nadia Toffa
La più bella eredità che un essere umano possa lasciare al suo prossimo, oltre al caro ricordo, è un libro contenente i propri pensieri. Così ha fatto Nadia Toffa – inviata e conduttrice del programma televisivo “Le Iene” -, morta lo scorso agosto a soli 40 anni.
Sul suo profilo Facebook infatti la madre Margherita scrive un toccante post: “cari amici, mi fa piacere informarvi che il 7 novembre uscirà nelle librerie ‘Non Fate I Bravi’, un libro che raccoglie i pensieri scritti da Nadia negli ultimi mesi e che lei mi ha chiesto di pubblicare. Per me è importante poter condividere con voi questa iniziativa a cui Nadia teneva tanto. I proventi delle vendite saranno devoluti in beneficenza”.
Questa bella notizia è stata accolta con gioia e commozione dai fan; poiché tutti ricordano bene ciò che la Toffa aveva espresso nel suo primo libro, di quanto essa potesse esser capace di empatia e dolcezza. Aveva infatti tentato di trasmutare il cancro, la vita del paziente oncologico, “in un dono, un’occasione, una opportunità”. Grazie a questo atteggiamento aveva invero scatenato violenti attacchi da parte degli haters e molte altre critiche; altresì riceveva la solidarietà e la lode della comunità scientifica proprio per aver incoraggiato i malati a seguire i protocolli e le cure approvate ed efficaci: chemio e radioterapia. Con la sua caratteristica simpatia e il suo ottimismo aveva inoltre stabilito un contatto diretto con i suoi fan, utilizzando le immagini e i pensieri direttamente dal letto d’ospedale. Purtroppo il 13 agosto Nadia ci ha lasciato; con il suo corpo, forse, non con la sua anima.
Giovanni Aiello
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