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Noi siamo figli della storia

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di Loredana Simonetti

La libreria Scritti e Manoscritti di Ladispoli ha organizzato il 14 luglio la presentazione dell’ultimo libro di Dacia Maraini nella riserva naturale dell’Oasi di Palo Laziale, oasi naturalistica conservata dalla famiglia Odescalchi con la collaborazione dell’Associazione Natura per Tutti. In un contesto boschivo, il pubblico attento e numeroso, malgrado il caldo, ha goduto del privilegio di ascoltare le parole di Dacia Maraini con il solo accompagnamento musicale delle cicale.

Edito da Solferino, il libro s’intitola In nome di Ipazia, s’ispira alla storica filosofa e riporta numerosi scritti giornalistici della grande scrittrice, impegnata da sempre nel sostegno alle donne per ottenere diritti.

Il libro riporta gli articoli della Maraini a partire dall’inchiesta sulle carceri femminili, estratta dal quotidiano Paese Sera nel 1969. Ci sono anche articoli speciali presi da La Stampa del 1975 dove dialoga con Pasolini, fino ai più recenti in cui la Maraini continua a esprimersi con forza e determinazione nel suo impegno civile.

La scrittrice ha raccontato episodi della sua vita familiare partendo dal coraggio della sua famiglia che, in Giappone, ha rifiutato nel 1943 di far parte della Repubblica di Salò. Il senso di giustizia, da lei maturato, risale da piccolissima. Il suo impegno è stato principalmente politico, ricordando le sue inchieste sull’uso dei manicomi prima ancora della legge Basaglia; proprio grazie al suo lavoro, la Maraini si è avvicinata alle ingiustizie femminili, diventando parte del movimento femminista. Tante donne hanno combattuto insieme a lei, come l’attuale Ministra della Famiglia, ma sono state anche capaci di tornare indietro sui loro passi e questo è storia di oggi.

“Quello che stiamo vivendo non è un momento felice, purtroppo, ma di regressione. Nei momenti di pericolo – e di questi ne abbiamo avuti recentemente, la pandemia, la crisi economica e la paura dell’immigrazione – gli esseri umani hanno una forma di regressione e tornano indietro al branco con un istinto animalesco, e il branco ha bisogno di un capo, buono, cattivo, rapace, non importa come, ma con un carisma capace di guidarlo. Ne abbiamo avuti altri, che sono stati in grado di portare il paese alla rovina, ma la storia si ripete. Di tutti i pericoli che stiamo vivendo sicuramente il più importante è la paura dell’immigrazione, come se ci facesse perdere la nostra identità. Le persone che hanno un’idea più fluida della realtà, invece, sanno che le identità sono plurime; noi, ad esempio, siamo romani, italiani ma anche europei, e la pluralità delle identità diventa una ricchezza. Chi chiude queste identità in un baccello impenetrabile crea una barriera e da queste barriere si creano possibilità di guerre.”.

Il libro della Maraini riporta articoli e inchieste che sono ancora di grande attualità e che ribadiscono il concetto che, costruendo ponti, si creano confronti anche nelle diverse identità e religioni. Si percepisce, ancora una volta, che per conquistare diritti bisogna necessariamente rinunciare a dei privilegi, ma la comunità intera, in questo modo, ne potrà trarre solo benefici.

 

Dacia Maraini
In nome di Ipazia
Riflessioni sul destino femminile
a cura di Eugenio Murrali
Solferino Editore
Maggio 2023
pp. 283
€ 18,00

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