Connect with us

Articoli & Approfondimenti

Michele Sofisti: un manager naturalista si racconta

Published

on

Lo scrittore Michele Sofisti ha da poco pubblicato con Mimesis il libro “Dalla luna ai rinoceronti: storia di un geologo, di un manager  e di un conservazionista”.   Leggere:tutti lo ha intervistato per i lettori: ne esce fuori il ritratto di una vita singolare, intensa .

D:In una recente intervista lo scrittore britannico Ian Mc Ewan ha affermato: “Tutti riscriviamo a poco a poco il nostro passato nel corso del tempo. Siamo tutti “romanzieri” che lavorano sulle bozze del racconto che facciamo della nostra infanzia, adolescenza, della storia della nostra vita.” Cosa ne pensa? Vale anche per lei questa affermazione?

R: Trovo molto bella l’affermazione di Mc Ewan, ed in effetti  tutti noi costruiamo la vita attraverso esperienze, emozioni, gioie e tristezze . Le costruiamo in fasi diverse della vita e siamo uguali ma differenti a noi stessi in ciascuna fase, perché  esse aggiungono ogni volta qualche nuovo elemento. Mi  ritrovo molto in questa frase, indipendentemente dal fatto che ho scritto qualcosa che racconta queste fasi ed esperienze. Ognuno le ha dentro e le può esprimere in modi diversi.

D:Il  suo libro autobiografico e’ stato scritto a “4 mani” con l’amico Giuliano Compagno. Ci puo’ raccontare come e’ nata la vostra amicizia e collaborazione?

R: Giuliano ed io ci siamo conosciuti a Roma grazie a Nadia e abbiamo subito legato in modo forte direi attraverso una silente comprensione di pensieri. Siamo molto diversi ma ci troviamo molto nella condivisione di pensieri e riflessioni. Con questo voglio dire che Giuliano ha saputo subito conoscere l’aspetto mio più profondo e non si e’ fermato a quello esteriore. All’epoca il “manager che viaggiava per il mondo e sembrava che nulla lo fermasse”, in realtà’ è una persona non molto differente da quando dormiva nei cantieri delle gallerie in costruzione o si buttava in nuove avventure professionali con un po’ di paura, senza assolutamente saperne nulla o – diciamo – con un misto di coraggio e follia.
Il libro e’ nato perché Giuliano mi ha spinto gentilmente a farlo . Senza di lui non credo lo avrei pubblicato. Scritto forse sì, condiviso attraverso un editore, probabilmente no. Inoltre Giuliano mi conosce e quindi ha saputo tradurre quello che volevo esprimere. Un libro così personale o lo si fa da soli o chi ti accompagna nella stesura deve conoscere il tuo io e non solo la tua forma superficiale.

 

D: Che ruolo ha avuto il destino/fortuna/caso nella sua carriera professionale, oltre ovviamente alle sue doti personali e al suo impegno (basti pensare allo studio in età adulta delle tre lingue inglese francese tedesco parlate perfettamente?

R: Riconosco di avere avuto fortuna nello sviluppo della carriera professionale e tanti incontri decisivi , ma certamente la fortuna si e’ strettamente abbinata al coraggio e alla curiosità dell’esplorazione di ciò che è sconosciuto. Un caro amico di famiglia mi ha un giorno definito un “ Ulisse moderno”, per questa voglia di scoprire altro da quello che conoscevo. Quando dico coraggio mi riferisco ad alcune tappe  importanti della mia vita professionale. Non ho mai pianificato i passi di carriera, si sono succeduti da soli, in una catena di eventi non logica. A quasi trenta anni parlavo solo l’italiano, non avevo mai preso un aereo e viaggiato all’estero forse tre volte. Dai trenta in poi ho imparato tre lingue, ho preso mille aerei per ogni destinazione sia per lavoro che per viaggiare in solitaria e non, come racconto nel libro e  per scattare fotografie. Da geologo, sempre” innamorato” della geologia che continuo a leggere e studiare, sono “saltato” alla Ferrari di Maranello grazie ad un amico carissimo di famiglia che mi aveva invitato per un colloquio. Ma nulla era scontato, ne’ che io ci andassi, non essendo appassionato d’auto, passione che verrà  più avanti  in Ferrari, ne’ certo che la Ferrari potesse essere interessata ad un geologo.( in effetti era interessata alla mia conoscenza del tedesco …). Da lì nuovo “salto nel buio”, precipitato nel mondo degli orologi. All’ epoca non ne portavo nemmeno uno con continuità  e confondevo orologi al quarzo con quelli meccanici. La passione mi ha poi guidato anche lì e la fortuna mi ha accompagnato senza mai abbandonarmi, permettendomi di lavorare a stretto contatto con personalità incredibili quali Nicholas Hayek e JC Biver. Nuovo salto molto pericoloso, lasciando le posizioni sicure e ben pagate di top executive per creare la mia piccola Agenzia e lanciarmi da solo a cercare la strada maestra. In mezzo infiniti incontri, infinite emozioni, se penso alla NASA e agli astronauti Apollo che vedevo da bambino in televisione e che poi ho frequentato o alle Olimpiadi , per me appassionato sportivo, il massimo dell’esperienza sportiva e umana. E poi colleghi di lavoro diventati amici, personaggi pubblici, eventi in ogni parte del mondo, ma sempre restando con i piedi ben piantati per terra e, senza mai, ma proprio mai, approfittare delle posizioni raggiunte per miei vantaggi anche solo ludici.

D. E’ l’idea del mondo che ha interiorizzato, grazie ai suoi studi e viaggi, che l’ha condotta ad impegnarsi così attivamente nella salvaguardia e tutela del pianeta Terra?

R:  Credo di essere sempre stato fortemente legato alla Natura. Lo percepisco dentro me stesso  come fosse parte del  DNA. La mia famiglia mi ha certamente guidato, la nascita in un piccolo paesino nelle Alpi anche, ma certamente e’ un sentimento che copre tutto. Essere nella natura, in montagna come al mare o in altri luoghi della natura, mi rende sereno, mentre “fatico” di più quando sono in città  o in luoghi molto urbanizzati. Da manager ho cercato nei limiti a me consentiti di fare progetti per la difesa della Natura, ma solo ora – da cinque anni per la precisione –  mi sto dedicando pienamente alla conservazione del Wildlife, delle foreste, degli Oceani. Collaboro con varie Organizzazioni e Società e cerco di fare da ponte di collegamento tra le ONG e il settore privato. Il messaggio del libro vorrebbe proprio essere quello di stimolare tutti a comprendere la situazione in cui siamo e dove stiamo andando, per poi  agire con scelte anche politiche pensate con” l’occhio” rivolto alla natura. Una lettura che spero possa portare ad avere un approccio positivo e costruttivo e a non chiudersi nella ignavia o nell’ignoranza delle cose.

 

D: L’importanza della musica e della letteratura scientifica e non, oltre ai numerosi incontri con persone straordinarie, traspaiono ampiamente. E il cinema?

 

R: Stranamente il cinema l’ho vissuto un pò a distanza ma, come per altre situazioni di cui ho già accennato, all’improvviso mi sono trovato lanciato in un progetto con Cinecitta’ in Cina o addirittura a conoscere e passare qualche giorno a Shanghai con Mario Monicelli e sua moglie. Esperienze entrambie che mi hanno molto toccato nel profondo e arricchito. Riconosco l’importanza del cinema e la sua bellezza. Guardo film e cerco di tenermi aggiornato ma non posso essere definito un cinefilo.

 

D:  Per concludere: ha “in cantiere” un nuovo saggio?

R: Non ho in mente un nuovo libro, anche perchè un mio contributo fotografico uscirà  in USA in questi giorni inserito nel libro “Voices of Nature” della Global Conservation Corps con cui collaboro. Una serie di bellissimi podcasts sulla Natura, trascritti in un libro anche fotografico.Se mai ci fosse  un nuovo lavoro, vorrei concentrarlo sulla Natura raccontandone sia per immagini che con parole la bellezza e importanza vitale.

 

Grazie Michele per le risposte e invito i lettori di LeggereTutti alle 2 presentazioni a Roma il 18 maggio alla Libreria Eli e a Parma il 25 maggio alla libreria Feltrinelli.  (A.S.)

Michele Sofisti con Giuliano Compagno

Dalla luna ai rinoceronti: storia di un geologo, di un manager  e di un conservazionista

Mimesis, 2023

pp.172, Euro 24,00

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti