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Lucca, una tappa elitaria del viaggio di formazione settecentesco

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Quando si intraprende un viaggio, si “parte” alla scoperta di un luogo spesso ancora sconosciuto. E la partenza è come momento di sospensione tra le certezze del quotidiano, del familiare e del conosciuto, verso una metà nuova. In questi mesi ogni paese nel mondo utilizza il termine “ripartire”, evocando proprio quel gesto che nei secoli i pellegrini e poi i nobili inglesi hanno vissuto. Nel Settecento era noto come Grand Tour e forse proprio da questo dovremmo rimetterci in moto per ripensare le nostre comunità, e forse l’Italia intera che ha una vocazione mondiale per l’accoglienza.

Tralerighe libri editore per riflettere su questo argomento manda in libreria un agile saggio divulgativo di Sara Franceschi dal titolo “Il Grand Tour dell’arborato cerchio. Lucca, una tappa elitaria del viaggio di formazione settecentesco”, con lo scopo di mettere al centro dei Grand Tour dei prossimi anni proprio la città murata più bella d’Italia.

Un libro dunque che non ha solo lo scopo di far conoscere, ma di far desiderare la scoperta di Lucca proprio come avveniva ai viaggiatori del 1700.

«Sarà perché i protagonisti di quel lungo viaggio, con meta prediletta il nostro Bel Paese – scrive Sara Franceschi -, rappresentavano una porzione élitaria della collettività; o forse perché non tutta la vasta produzione letteraria ed iconografica ad esso legata è stata ampiamente divulgata, fatto sta che il Grand Tour è un tema oggi poco transitato, soprattutto se rapportato al lungo arco temporale – un secolo circa – in cui si estrinsecò. Ma se ci si imbatte in esso, è difficile non restare affascinati dalle sue molteplici sfaccettature. E se poi si scopre che lo sguardo attento e stupito di quei viaggiatori si è posato anche su Lucca, allora è facile venir travolti dalla curiosità di sapere come i turisti del tempo vedessero la città. Il saggio si propone – conclude l’autrice – di ripercorrere le vie del Grand Tour nei suoi aspetti fondamentali – storico, pedagogico, antropologico, letterario ed iconografico – dapprima in generale, per poi calarsi nella Lucca Settecentesca, quella industriosa cittadina posata in una bellissima conca, che, sebbene fuori dal circuito principale del Grande Giro, catturò l’attenzione di numerosi viaggiatori del tempo».

Questo saggio è un piccolo omaggio a Lucca, la città che ospita Tralerighe editore che in questo modo restituisce, con estrema gratitudine, un pezzo di un vasto puzzle che compone la ricerca. Lucca come punto di arrivo e di stupore, di meraviglia e di fascino, ha tutte le carte per tornare ad essere metà prediletta di un turismo colto, proprio come lo fu quello dei viaggiatori del Grand Tour.

 

https://www.tralerighelibri.com/product-page/il-grand-tour-dell-arborato-cerchio

 

 

Sara Franceschi nasce a Lucca nell’ottobre del 1978. L’infanzia la passa tra Lunata, dove abita, e San Vito, dove si trova il negozio di famiglia. Amante della conoscenza a tutto tondo, dopo il diploma presso l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali “Matteo Civitali” della sua città, prosegue negli studi: prima a Pisa, dove si laurea in Medicina e Chirurgia; poi, desiderosa di esplorare anche l’ambito umanistico, a Firenze, con la Magistrale in Innovazione Educativa e Apprendimento Permanente.

Le piace leggere, anche per gli altri: studia dizione e recitazione presso la Scuola d’Arte Drammatica “Iardramma” di Lucca, amplia la formazione in materia di teatro e comunicazione a Firenze e Roma e partecipa a diversi eventi in qualità di lettrice di prosa e poesia.

Fa l’insegnante nella scuola superiore, accumula libri senza riuscire a smettere e intanto pensa alla Laurea in Lettere perché – com’è che si dice? – non c’è due senza tre!

 

Sara Franceschini

Il Grand Tour dell’arborato cerchio. Lucca, una tappa elitaria del viaggio di formazione settecentesco

Tra le righe, 2021

pp. 148, Euro 15,00

 

 

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