Connect with us

Articoli

La rivelazione di Ermete Trismegisto. Il Dio ignoto e la gnosi

Published

on

di Francesco Roat

È finalmente stato tradotto in italiano da Moreno Neri e pubblicato da Mimesis il quarto volume dell’opera monumentale di André-Jean Festugière La rivelazione di Ermete Trismegisto: testo conclusivo di un’articolata e coltissima analisi dell’ermetismo e del neoplatonismo. Ma chi era questo mitico autore ritenuto tre volte (tris) grandissimo (meghistos)? Un personaggio leggendario, appunto, identificato con le figure divine di Thoth e di Hermes, a cui furono attribuiti una serie di scritti, composti nei secc. II e II d.C., riguardanti varie tematiche ‒ d’ambito filosofico, religioso, astrologico nonché magico ‒ ma aventi come fulcro la liberazione spirituale mediante una conoscenza (gnosis), la quale, rivelando all’uomo il divino (theion) finisce per riconoscerlo come equivalente a se stesso.

Se nel primo volume Festugière prendeva in esame le scienze occulte dell’antichità ed una loro approfondita analisi, nel secondo analizzava il cosiddetto Dio cosmico e nel terzo dedicava un attento studio alle dottrine sull’anima, nell’ultimo tomo l’autore rivolge il suo interesse alla filosofia religiosa durante l’impero ed al problema della conoscenza del Dio trascendente, cui pervenire attraverso la gnosis. Mentre nella prima parte del volume ‒ come precisa puntualmente Neri: curatore oltre che traduttore dell’opera ‒ viene messa in luce: “l’importanza di Platone e della tradizione platonica”, la seconda: “tratta di due atteggiamenti mistici e contrapposti, cioè l’uomo che esce da se stesso per unirsi a Dio (per estroversione), oppure l’uomo che si lascia invadere dalla divinità (per introversione)”.

In tale parte viene analizzata la nozione di aion: termine che in antico conobbe una notevole evoluzione/mutazione, indicando dapprima la forza vitale o la vita, poi l’eternità, quindi la divinità. Interessante si rivela altresì l’idea, fatta propria da Festugière, di considerare le linee fondamentali dei vari testi ermetici come espressione di un’indubbia “letteratura religiosa”; all’interno della quale è possibile evidenziare due esplicite tendenze: innanzitutto il bisogno di essere con Dio e conseguentemente la ricerca delle modalità attraverso cui poter accedere a (o fonderci con) Lui. Per l’autore i trattati ermetici sono dunque delle guide o dei breviari spirituali; per quanto le vie, in essi proposte, che conducono a Dio siano differenti. Schematizzando, nell’ermetismo queste vie possono ridursi a tre, benché similari.

In primis, considerato che talvolta Dio è inteso quale principio dell’ordine cosmico (archè), contemplando tale ordine è possibile ascendere verso la divinità non certo per mezzo della ragione (logos), ma tramite l’intuizione o la conoscenza sovra-intellettiva (nous). Alquanto analoga alla prima via, la seconda ritiene che l’anima, essendo figlia di Dio, ha solo da ritrovare la propria natura originaria, che è giusto nous, e potrà cogliere agevolmente il divino. Secondo la terza via, infine/invece, per tornare al principio originario è necessario rinascere spiritualmente, come un uomo nuovo che ha da sostituire l’uomo vecchio (vedi San Paolo: Ef 4,22-24).

A detta di Festugière inoltre, in molti testi ermetici, abbiamo a che fare con una vera e propria “conoscenza mistica”, la quale: “va oltre l’ordine della ragione”, in quanto essa: “presuppone, nel soggetto, la presenza di un elemento propriamente divino che lo rende capace di vedere Dio” attraverso una visione/comunione, la quale: “è espressa in un linguaggio che non ha più nulla di astratto e di teorico, ma porta il marchio di un’esperienza vissuta”. Per concludere, allora, lasciando perdere ulteriori chiose o interpretazioni, diamo piuttosto la parola ad un ermetista:

Adesso siamo senza forza per la visione. Non possiamo ancora aprire gli occhi del nous e contemplare la bellezza di quel Bene, la sua bellezza imperitura, incomprensibile. Quando non potrai più dire nulla riguardo ad esso, solo allora lo vedrai. Perché la conoscenza di questo Bene è silenzio divino, inibizione di tutti i nostri sensi”.

André-Jean Festugière, La rivelazione di Ermete Trismegisto. Il Dio ignoto e la gnosi, volume 4, Mimesis 2023, pp. da 1663 a 2189, euro 32,00

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti