Thriller
La rabbia dell’acquario
Recensire un libro giallo o un noir non è cosa facile, si deve entrare nelle pagine dell’autore con molta discrezionalità per non svelare e cercare di non far capire, un gioco di parole, sfumature per tenere il lettore sulle corde della suspense.
Andreas Winkelmann è un maestro del giallo e questo facilita il compito del critico. L’autore germanico, scrittore di fama internazionale, ha pubblicato con Mondadori Istinto cieco, in questo suo ultimo lavoro: La rabbia dell’acquario (Booksalad Edizioni) , si avvale dell’elemento dell’acqua per ambientare e dipanare la scena del crimine; sarà l’acqua l’elemento in cui agisce il serial killer e dove sono costretti a muoversi gli investigatori. L’acqua come elemento portante di una vicenda che conta l’assassinio di una prostituta, che nei suoi polmoni non ha la stessa acqua di dove è stata rinvenuta. Altre vittime saranno rinvenute uccise allo stesso modo, dove l’acqua è sempre presente. Un vero rompicapo per i poliziotti della omicidi. Il capo della omicidi, Stiffler, ha un passato torbido e molte cose da nascondere, un matrimonio fallito, bevitore abituale e frequentatore, lui stesso, di prostitute. Troppe strane coincidenze che lo portano ad insabbiare le indagini. Per questo nel corso degli anni si è fatto molti nemici, ma Stiffler non è un criminale anche se ha troppe cose da nascondere. Sarà lo zelo dell’ultima arrivata nella squadra, la giovane investigatrice della omicidi Manuela Sperling, che creerà al suo capo non pochi problemi. Gli omicidi si susseguono, l’assassino non si ferma davanti a nulla, mentre Stiffler conduce indagini molli con l’intento di insabbiare il tutto. Manuela Sperling non demorde e con la complicità di un autista di taxi, coinvolto suo malgrado, arriverà a dipanare una matassa pregna di acqua; arriverà all’assassino sacrificando nomi eccellenti, insospettabili e riporterà la calma nelle agitate acque del lago, forse apparentemente, nelle acque ancora qualcosa si muove.
Un giallo ben costruito e ben ambientato.
di Bartolomeo Errera

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