Lo Zibaldone
La Protetta di Hélène Gullberg
Un giallo sapientemente costruito, con una prosa fluente e con un ricco bagaglio di mistero che ne accompagnerà la lettura. Un romanzo che ci parla anche di famiglie, di difficoltà e di disagi, di amori e di disperazione.
di Claudio Filippello
Un altro ingresso a pieno titolo nel gotha della giallistica scandinava, quello di Hélène Gullberg, con il romanzo “La Protetta”, edito in Italia da Neri Pozza – nella collana I Neri, con traduzione di Gabriella Diverio. (384 pp – € 20).
“La protetta” – il primo volume di una serie che vede come protagonista Majja Skog – è stato candidato al Best Crime Debut della Swedish Academy of Crime Fiction nel 2023: l’inizio di una serie impossibile da abbandonare, secondo il Dagens Nyheter.
Il romanzo è stato scritto lungo due piani temporali diversi, a distanza di venti anni l’uno dall’altro; a far da collante, il mondo dell’arte, le sue opere: dai quadri ai tappeti, alle tabacchiere etc., con la loro capacità di rivitalizzare i processi storici, e, al contempo, di soddisfare i bisogni di bellezza, di attrazione, di emozioni insiti nell’animo umano, con il loro portato di storie straordinarie, e la loro intrinseca voglia di raccontare e di essere ascoltate.
Un mondo questo, del resto, ben noto all’autrice, per aver lavorato in alcune Case d’Asta scandinave e per essere, attualmente, la Sovrintendente del Palazzo reale di Stoccolma.
Ma veniamo alla trama. Siamo nel 1993, sulla strada statale 76 di Roslagen, a nord di Stoccolma, quando Sten Hammar, collezionista di opere d’arte, si ferma davanti ad un granaio, quadrato ed insignificante, di colore rosso, comune a tanti altri, ma non per lui. Per Sten avrebbe potuto essere il Taj Mahal. Un santuario! In cui poter trovare, quasi certamente, tra mucchi di carabattole, pezzi dal valore inestimabile, dalla quasi certa provenienza illecita. Ma si sa, il collezionista di opere d’arte, a volte è disposto a qualunque cosa pur di appropriarsene, e Sten è tra questi, disposto com’è anche a prendere sotto la sua ala protettrice la giovanissima Majja, la figlia del proprietario, con il compito di istruirla all’Arte, ricevendo, come contropartita, la possibilità di accaparrarsi gli oggetti più preziosi.
Ma, a distanza di vent’anni, Sten Hammar verrà ritrovato cadavere, con il volto sfondato da un corpo contundente, nella sua tenuta di Hammarnas, un luogo straordinario, ricco di opere d’arte a cui ha dedicato l’intera vita.
A capo delle indagini, c’è Karin Klinga, già in forze alla polizia di Stoccolma e temporaneamente trasferita al Comune di Osthammar nell’ambito di un programma di scambio tra ispettori di polizia.
Ma sin dalle prime indagini il caso sembra particolarmente complicato. Da un primo esame sommario non sembra mancare nulla, tutti gli oggetti di valore sembrano al loro posto, e sembrerebbe escluso un delitto a scopo di rapina. Ma come spiegare, dunque, un delitto così efferato? Per escludere una tale eventualità sarà necessario stilare l’inventario delle opere d’arte ivi presenti, e per questo compito viene chiamata proprio Majja, la più brava esperta della Casa d’Aste più importante di Stoccolma, la Wallius. Majja Skog, ovvero la Lisbeth Salander dell’arte, come viene chiamata dai colleghi, è di poche parole, una nerd, piena di tatuaggi e di piercing; tra l’altro, è originaria proprio di quelle parti. Majja ha trascorso ad Hammarnas quasi tutte le domeniche della sua adolescenza introdotta allo studio dell’Arte da un mentore di eccezione: Sten Hammar. Majja conosce ogni oggetto delle numerose collezioni presenti ad Hammarnas. Ma ora, inspiegabilmente, nega addirittura di aver conosciuto il collezionista; d’altronde, non si conosce chi ha tradito! Ma forse è venuto il momento di disvelare una verità scomoda, tenuta segreta per troppi anni.
Majja e Karin uniranno ben presto le loro forze per spiegare un’azione così efferata e, al contempo, incomprensibile e per assicurare alla giustizia il colpevole. Le nostre protagoniste sono accomunate da un carattere forte e determinato, con un’ampia dose di coraggio, ma anche tra loro distanti, da un lato, Majja, una riservata e taciturna, avvolta da una corazza impenetrabile, dall’altra, Karin, una donna eccentrica, alle prese con un divorzio, una figlia, e l’arrivo della menopausa.
A conquistare il lettore sarà una prosa fluente, con il suo ricco bagaglio di mistero che ne accompagnerà la lettura, insieme a continui colpi di scena.
Ma il romanzoci parla anche di famiglie, di difficoltà e di disagi, di amori e di disperazione. Un caleidoscopio di personaggi ben presentati ed investigati: il ricco egocentrico, l’avvocato, la governante chiacchierona, l’ubriacone, il guardiano affascinante, il violento, l’ignorante, la matta. Nessuno è normale!
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