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La Kalimchè, la barca sequestrata agli scafisti, diventa oggi una biblioteca sul mare
È stata inaugurata stamattina nel Porto di Bari la “Kalimchè”, l’imbarcazione confiscata alla criminalità organizzata ed utilizzata per trasportare clandestinamente i migranti da Bodrum ad Otranto.
Fra i presenti al momento del varo anche Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Giuseppe Centomani, direttore del Centro minorile Puglia e Basilicata e Francesca Bottalico, assessore al Welfare di Bari.
L’imbarcazione messa a disposizione del Ministero della Giustizia è stata fin da subito inserita in un progetto formativo e di riqualifica ideato dall’associazione Marcobaleno e sostenuto da sponsor come la Fondazione Megamark Onlus, la società Divella ed il Panificio F.lli Di Gesù.
Tale progetto ha visto 8 minori, sottoposti a misure penali o in carico ai servizi sociali, impegnati per un anno nei lavori di restauro della barca.
Questa esperienza ha permesso ai ragazzi di acquisire le nozioni necessarie per imparare i mestieri del cantiere e a breve inizieranno un percorso volto ad apprendere la navigazione che si concluderà con l’acquisizione della patente nautica.
La Kalimchè sarà un punto di riferimento non solo di rivalutazione sociale, ma anche culturale, grazie alla rete “Bari Social Boat” e l’assessorato al Welfare ospiterà al suo interno una biblioteca galleggiante con una nutrita selezione di libri dedicati all’integrazione, ai fenomeni migratori e alla lotta alla discriminazione di ogni forma.
Andrea Agati
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