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La fiera del libro al Forte di Fenestrelle

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Una scala di 4000 gradini…e un documento ritrovato

Di Laura Musso

 

Dedicato a Severino Peisino, docente di matematica, prematuramente scomparso nel giugno 2009.

 

 Severino, nei tuoi occhi danzavano la tua vivace intelligenza, l’amore per la vita, la gioia, la lealtà di un amico sempre pronto a ridere e scherzare, ma soprattutto ad ascoltarti. Ci hai lasciato una grande eredità: il valore dei legami famigliari e di amicizia, ma non solo, la tua passione per la fotografia e per la storia ci ha fatto capire quanto sia importante volgersi al passato perché in esso affondano le radici del nostro presente e del nostro futuro. Grazie “Seve”.

 

La Fiera del libro al Forte di Fenestrelle compie 30 anni: dal 21 luglio al 25 agosto i lettori appassionati vi troveranno migliaia di titoli esposti presso il Palazzo del Governatore. Vogliamo condividere con i nostri lettori il fortuito ritrovamento di due volumi della rivista Piemonte vivo, Rassegna Bimestrale di Economia, Arte, Letteratura e Costumi Piemontesi, a cura della C.R.T. – Cassa Risparmio Torino:  gli ormai introvabili numeri 5/86 e 6/86.

Umberto Bigi, 1° Capitano del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, in congedo assoluto, spostando vari oggetti, durante il trasloco da Torino, in fondo ad un soppalco nota alcuni vecchi e polverosi scatoloni che attirano la sua attenzione. Il contenuto si rivela sorprendente: libri, carte topografiche, vari documenti…e sul fondo i due numeri della rivista. Nel numero 5/86 è inserito l’articolo Il Forte di Fenestrelle «la piccola grande muraglia piemontese» così definita dai due autori: Umberto Bigi e Severino Peisino, un forte legame di amicizia, una grande passione comune per la storia, soprattutto condividevano l’interesse per le fortificazioni alpine in Piemonte. Nel numero 6/86 gli stessi autori avevano firmato l’articolo Andar per fortezze, opere fortificate in Val Chisone

Dopo essere stata abbandonata dall’esercito nel 1947, la fortezza di Fenestrelle per moltissimi anni fu dimenticata e abbandonata al suo destino. Negli anni Ottanta del Novecento era totalmente inagibile al pubblico; Severino e Umberto, tra il 1984 e il 1985, propongono all’allora Sindaco di Fenestrelle, il Dott. Giulio Guigas, un progetto di ricerca con l’obiettivo di scrivere un saggio relativo al Forte di Fenestrelle, lavorando sul campo, accedendo dunque alla struttura, per poterne svelare i segreti, scoprire le funzioni delle varie parti che la costituiscono e osservare da vicino l’imponente e affascinante architettura.

Severino e Umberto ricevettero l’autorizzazione ad accedere alla Fortezza e iniziarono a lavorare al progetto con entusiasmo  e puntuale attenzione.

Quale era lo stato della struttura?  Lasciamo la parola ai due autori:

«Spogliata sistematicamente di tutto il materiale atto ad essere riusato o riciclato, dotata però di una straordinaria, solidissima struttura architettonica, ha per lo meno resistito in modo sorprendente, alle ingiurie del tempo, più di quanto abbia invece sopportato le insulse ingiurie dell’uomo. Riuscirà a riacquistare almeno una parte dell’austera bellezza che le è propria e la considerazione che le compete?»

 

Severino, appassionato fotografo, con la sua meticolosa attenzione a cogliere ogni particolare, realizzò una documentazione fotografica completa, formata da oltre 600 diapositive. Umberto, con la sua notevole conoscenza della storia militare d’Italia, curò la struttura del testo dal punto di vista storico e tecnico. Il linguaggio del saggio è rigoroso, tecnico, ma anche scorrevole, immaginifico e coinvolgente. Il testo è corredato da un Glossario e dalla  bibliografia essenziale. Il valore scientifico della ricerca è affermato da varie citazioni, contenute in studi successivi, tra i quali Fenestrelle. La fortezza e il modello. Sperimentazioni settecentesche sulla spinta delle terre e sulle volte a botte di Amelio Fara. (2012)

Soltanto a partire dal 1990 grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione progetto San Carlo Onlus, il forte è tornato a rivivere.

Dopo i primi lavori di bonifica dalla vegetazione spontanea e di sgombero delle macerie, i componenti dell’associazione cominciarono ad organizzare le prime visite guidate aperte al pubblico, attivandosi, al contempo, per reperire quei fondi necessari al restauro.

Una rinascita anche per merito  di Severino e Umberto che hanno capito e saputo trasmettere la necessità di riscoprire e valorizzare «la piccola grande muraglia piemontese».

 

Sito WEB: https://www.fortedifenestrelle.it

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