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Jólabókaflód : l’inondazione dei libri islandese

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Natale sta arrivando e con esso i mille momenti da condividere con amici e famiglia, le mille tradizioni da riscoprire e i mille regali da aprire tra cui, si spera, di trovare quel libro tanto desiderato.
Anche in Islanda, come in ogni angolo del mondo, c’è un modo singolare e unico di festeggiare il Natale: lo Jólabókaflód, letteralmente “l’inondazione dei libri”. La tradizione vuole che, durante la vigilia di Natale, le famiglie islandesi si scambino dei libri come regali e che poi venga dedicato tutto il 25 dicembre alla lettura dell’opera ricevuta in dono.
Ci si raccoglie davanti al camino e si combatte il freddo sfogliando un buon libro e bevendo una tisana su un divano accogliente.
Però non solo il 25 ci si dedica ad un “reading letterario familiare”, la tradizione vuole che già da inizio novembre gli islandesi possano scegliere il loro libro preferito da un catalago delle nuove pubblicazioni dell’Associazione degli editori islandesi, chiamato il Bokatidindi. La rivista viene invitata ad ogni famiglia durante la Fiera del Libro di Reykjavik.
Questo modo di festeggiare il Natale risale al 1944, l’anno in cui il Paese Nordico raggiunse l’Indipendenza dalla Danimarca. In quel periodo ogni tipo di materia prima era stata razionata, a causa della povertà dilagante, l’unica cosa che restava in abbondanza era la carta: così nelle lontane feste di fine anno di più di 75 anni fa gli islandesi si scambiarono dei libri come regali. Le opere erano scitti da autori locali e pubblicate da piccole case editrici. Così, in parte, avviene ancora tutt’oggi: i primi di Dicembre vengono nominati i 5 libri candidati al premio per la Letteratura Islandese, il quale vincitore si scoprirà solo nel mese di Febbraio.
Questi, solitamente, saranno gli scritti più venduti e letti durante il periodo natalizio. D’altronde è noto a tutti che gli Islandesi, a differenza di tanti altri popoli europei, sono amanti della lettura, basti pensare che nel 2013 la metà dei cittadini ha dichiarato di aver letto almeno 8 libri in un solo anno.
Come dichiarato da Hallgrimur Helgason, un famoso scrittore islandese, “Grazie a Jólabókaflód i libri hanno ancora una certa importanza in Islanda, vengono letti e si parla di loro.Essere uno scrittore nel nostro Paese significa essere sempre ricompensati dal pubblico. Le persone ci leggono sul serio e esprimono la loro opinione sulle nostre opere: ci amano e ci odiano. Invece di parlare di politica e delle Kardashian, la sera di Natale si discute di questo o quel libro. Tutto questo non può che rivelare che in Islanda Book’s lives matter

di Martina Pia Picariello

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