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inQuiete Festival di scrittrici a Roma
inQuiete festival di scrittrici a Roma raddoppia anche quest’anno e si terrà nel quartiere del Pigneto in due fine settimana: il 13 e il 14 ottobre alla Libreria Tuba e il 20, 21 e 22 ottobre al Cinema Avorio con un ricco programma di incontri per descrivere il mondo con le parole delle donne. Torneranno i ritratti di Signora dedicati alle figure di grandi scrittrici, gli incontri sui grandi temi letterari e sociali, la poesia e un nuovo format dedicato agli esordi.
Anche quest’anno la programmazione di inQuiete Kidz si terrà presso gli spazi della Biblioteca Mameli al Pigneto. Dedicata non solo alle più piccole e ai più piccoli con letture e laboratori, ma anche alle ragazze e ragazzi grazie agli incontri con le autrici.
Come dichiarano le organizzatrici del festival, Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello: “Da sette anni inQuiete è uno spazio libero, indipendente e femminista in cui le donne prendono parola. Lo fanno a partire dai propri corpi, spazi e desideri per ridefinire un immaginario che le costringe. Dopo mesi segnati da una narrazione mistificante delle donne al potere e dal susseguirsi di violenze e femminicidi, continuiamo a sentire il bisogno di un luogo di pensiero ed elaborazione autonomo per un agire politico collettivo e femminista. inQuiete è nato a partire da tutto questo e continua a essere necessario. Anche quest’anno ospiteremo più di cento artiste, pensatrici, scrittrici che dialogheranno con il pubblico per una riaffermazione dell’intelligenza, della creatività e della scrittura delle donne. A loro, alle volontarie, alla comunità che ogni anno si stringe intorno a noi va il nostro ringraziamento con l’augurio che sia un buon festival per tutte noi.”
Moltissime le ospiti italiane e internazionali di questa settima edizione, tra cui: Monica Acito, Antonella Anedda, Viola Ardone, Annalena Benini, Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Giulia Caminito, Elisa Casseri, Francesca Cavallo, Annalisa Cuzzocrea, Claudia Durastanti, Mounia El Kotni, Mariana Enriquez, Benedetta Fallucchi, Ilaria Gaspari, Margherita Giacobino, Anna Gheney, Esperance Hakuzwimana, Leah Hazard, Ginevra Lamberti, Antonella Lattanzi, Ivana Librici, Loredana Lipperini, Ewa Lipska, Michela Marzano, Laura Marzi, Chiara Mezzalama, Michela Monferrini, Greta Olivo, Ilaria Palomba, Stefania Parmeggiani, Simona Pedicini, Rosella Postorino, Pilar Quintana, Veronica Raimo, Beatrice Salvioni, Igiaba Scego, Roberta Scorranese, Rosanna Sestito, Carola Susani, Aurora Tamigio, Nadia Terranova, Chiara Valerio, Sara Ventroni, Caterina Venturini.
Apriremo il Festival venerdì 13 e proseguiremo sabato 14 ottobre alla Libreria Tuba. In queste due prime giornate inaugureremo un nuovo format La prima volta, esordire al presente dedicato agli esordi e coordinato da Valentina Farinaccio che incontrerà sei scrittrici esordienti divise in due incontri. Le autrici esordienti che si alterneranno in questi primi due giorni: Monica Acito autrice di Uvaspina (Bompiani), Benedetta Fallucchi autrice di L’oro è giallo (Hacca), Ivana Librici autrice di Il giglio d’acqua (Solferino), Greta Olivo autrice di Spilli (Einaudi), Beatrice Salvioni autrice di La Malnata (Einaudi) e Aurora Tamigio autrice di Il cognome delle donne (Feltrinelli).
“Sono felice di presentare a inQuiete queste sei scrittrici appena nate.” – Ha commentato Valentina Farinaccio – “Gli esordi contengono l’urgenza, gli spigoli, l’irrequietezza. La paura e la fatica dei sogni. Sarà per questo che mi commuovono, e che sempre m’interessano: perché si può scrivere un solo Primo Libro, nella vita; perché da quello si fuggirà molte volte e a quello, molte volte, si vorrà tornare. E perché avrà il potere di trasformare una persona che scrive in una scrittrice o in uno scrittore.”
In questo primo fine settimana di Festival ci sarà spazio anche per due ritratti di Signora: Michela Monferrini autrice di Dalla parte di Alba (Ponte alle Grazie) dedicherà un ritratto ad Alba de Céspedes. Ilaria Gaspari ci parlerà invece di Ingeborg Bachmann a partire dal suo libro A Berlino. Con Ingeborg Bachmann nella città divisa (Giulio Perrone). L’evento è in collaborazione con il Goethe-Institut, il Forum Austriaco di Cultura e la casa editrice Emons Record.
Il monologo di Giulia Caminito sarà invece dedicato a Bianca Pomeranzi, femminista, storica, attivista lesbica, componente del Comitato ONU antidiscriminazione contro le donne dal 2013 al 2016, è stata consulente di numerosi organismi europei e internazionali e ha sostenuto inQuiete fin dalla sua prima edizione. L’evento è in collaborazione con i Quaderni del Centro di documentazione Alma Sabatini.
Chiuderemo queste prime due giornate di Festival con Mounia El Kotni, Rosanna Sestito e Caterina Venturini che ci parleranno del progetto Im/paziente. Un’esplorazione femminista del cancro al seno (Capovolte). Un volume che prende le mosse dall’esperienza di Maelle Sigonneau e dai lavori di ricerca dell’antropologa Mounia El Kotni, e che si combina al podcast di successo di Im/Patiente, prodotto e distribuito in Francia nel 2019. Un progetto di analisi e di lotta, per provare a cambiare sguardo e agire insieme, tessendo nuove forme di alleanza, contro la malattia del secolo.
Si proseguirà il il 20, 21 e 22 ottobre al Cinema Avorio con il ritratto di Signora che Claudia Durastanti dedicherà a Carla Lonzi e quello di Loredana Lipperini ispirato a Giorgiana Masi partendo dal suo podcast “Giorgiana – 12 maggio 1977”, un ricordo personale dell’autrice ma anche cronaca di una intera giornata che ha segnato la storia del Paese.
Con Annalisa Camilli indagheremo invece la storia di Ilaria Alpi a partire da una delle puntate di “Giornaliste”, il nuovo podcast dedicato alla storia e le opere delle donne che hanno cambiato il giornalismo, i punti di contatto tra le reporter di oggi e le icone del giornalismo del passato, la passione e le difficoltà e il contributo che queste donne spesso dimenticate hanno portato alla professione.
Come ogni anno inQuiete avrà una sezione dedicata alla poesia, curata dalla critica letteraria Sara De Simone, con ospiti italiane e internazionali. La poeta polacca Ewa Lipska, tradotta in tutto il mondo, amica di lunga data del premio Nobel Wisława Szymborska, sarà protagonista dell’incontro “Una speranza vorticosa”, assieme alla sua traduttrice italiana Marina Ciccarini, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma. Le italiane Antonella Anedda, Silvia Bre, Ilaria Palomba e Sara Ventroni saranno invece al centro di diversi momenti di reading delle proprie opere all’interno delle giornate del festival.
Con Chiara Valerio e la scrittrice argentina Mariana Enriquez parleremo del suo ultimo libro I pericoli di fumare a letto (Marsilio), finalista all’International Booker Prize. Dodici racconti in cui l’autrice attinge al repertorio classico dell’horror, tra streghe bizzarre e fantasmi alla deriva, mostri affamati e cadaveri che tornano in vita, ma lo rielabora con uno stile proprio, straordinariamente poetico e moderno.
Con Loredana Lipperini incontreremo invece Leah Hazard per parlare del suo romanzo Utero (Ponte alle Grazie) in cui mette in discussione luoghi comuni, narrazioni troppo a lungo condivise, affermazioni che poco hanno di scientifico, per guidarci alla scoperta della «vera storia del posto da cui veniamo», e lo fa avvalendosi di una vastissima letteratura scientifica ma anche attingendo a testimonianze dirette.
Pilar Quintana presenterà, con Paola Soriga, il suo La cagna (La Tartaruga) ambientato in un paesaggio colombiano a metà tra la selva e l’oceano, dove si è condannati alla resistenza inquieta e in cui la narrazione riflette il desiderio di creare un legame a tutti i costi con qualcosa fuori da sé.
Margherita Giacobino che lavora da sempre sulle scritture lesbiche, nel suo monologo – La zia di (Donna) Chisciotte – racconterà le autrici che l’hanno influenzata nel suo diventare una delle prime e più riconoscibili narratrici lesbiche italiane. L’evento è in collaborazione con DWF.
Nell’incontro Scegliere la propria strada Annalena Benini autrice di Annalena (Einaudi) e Annalisa Cuzzocrea si confronteranno a partire dalle loro scritture e letture e attraverseranno la storia delle donne esplorando il tema della libertà e dell’autonomia.
Anna Gheney e Igiaba Scego parleranno invece dell’assenza di persone nere nell’industria e nella filiera culturale e del modo in cui questa omogeneità rende difficile l’emersione di un immaginario che racconti tutti i colori e le sfumature della nostra società.
Con Michela Marzano, autrice di Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa (Rizzoli) e Roberta Scorranese, autrice di A questo serve il corpo (Bompiani) moderate da Stefania Parmeggiani, parleremo del corpo delle donne e di consenso.
Nell’incontro La scrittura che cura incontreremo Maria Grazia Calandrone, autrice di Dove non mi hai portata (Einaudi), Antonella Lattanzi, autrice di Cose che non si raccontano (Einaudi) Chiara Mezzalama, autrice di Le nostre perdute foreste (E/O) e Simona Pedicini, autrice di Morte per grazia ricevuta (Fandango) che, con Ginevra Lamberti, ci parleranno di scrittura come strumento di racconto, chiave autentica per attraversare e fissare le esperienze e come forma di cura per restare ancorate alle vita.
Viola Ardone autrice di Grande meraviglia (Einaudi), Rosella Postorino autrice di Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) e Vincenza Alfano autrice di La guerra non torna di notte (Solferino) , moderate da Celeste Costantino, esploreranno il nodo delle relazioni genitori figli.
Nell’incontro Il femminismo cambia il mondo, si partirà da quattro grandi temi: lavoro, ambiente, cittadinanza e genere che verranno analizzati in chiave femminista da Angelica Pesarini, Giorgia Serughetti, Laura Schettini , Francesca Coin.
Laura Marzi, Veronica Raimo, Caterina Venturini e Alessandra Pigliaru nell’incontro E prima il piacere rifletteranno intorno al piacere e al corpo delle donne fra stereotipi, pregiudizi e normatività.
In questo secondo fine settimana di Festival ci sarà anche la premiazione di LetteraFutura la fellowship letteraria nazionale riservata alle scrittrici esordienti e volta a facilitare l’accesso delle donne nel panorama editoriale. LetteraFutura è un progetto dell’associazione Mia, in partenariato con la casa editrice Solferino e realizzato in collaborazione con BPER Banca.
Dal 20 al 22 ottobre torna a Roma inQuiete Kidz lo spazio che, ogni anno, inQuiete Festival di scrittrici dedica a bambin3 e ragazz3. Incontri, appuntamenti, tavole rotonde, letture e tanti laboratori rivolti a differenti fasce di età. Come sempre ci sono incontri per piccolissime e piccolissimi ma anche per adolescenti in un clima di dialogo, confronto e gioco.
Tutti gli incontri si svolgono negli spazi della Biblioteca Goffredo Mameli con l’aiuto e l’animazione delle bibliotecarie che dall’inizio hanno appoggiato e sostenuto il Festival e contribuito allo spazio Kidz.
Curato da Barbara Piccolo, Fiona Sansone e Emilia Zazza il programma prevede la mattina del sabato e della domenica un appuntamento molto amato dalle più piccole e dai più piccoli: le Letture a cura della bibliotecaria Daniela Tumminello.
A seguire moltissimi laboratori per tutte le età : La mappa dei diritti su convenzione internazionale infanzia e adolescenza (Sinnos) con Francesca Quartieri; Case Rosse, Castoro Edizioni, presentazione laboratorio con Susanna Mattiangeli e Rita Petruccioli (dagli 8 anni); Laboratorio per bambin3 sui silent book a cura di Daniela Tumminello e Sara Marini (Scosse); il laboratorio per adult@ Libri senza parole, come nascono e come si utilizzano, l’esempio di Gemelle (Orecchio Acerbo, 2022) con Carola Susani e Lisa Riccardi.
Le presentazioni: L’ultimo bisonte (Nuova Frontiera 2023), di e con Annalisa Camilli, a cura di Fiona Sansone (dai 9 anni); Mare Dappertutto (Emme edizioni 2023) di e con Nadia Terranova, a cura di Fiona Sansone (dai 6 anni); La banda del pianerottolo, (Mondadori 2023) di e con Esperance Hakuzwimana (dagli 8 anni); Fuoriserie, Tre storie di atlete paralimpiche (Momo edizioni 2023) di e con Francesca Cavallo (6/9 anni).
Le tavole rotonde:
- STEM e divario di genere: con Raffaella Schneider (astrofisica e scrittrice, Quanto è lungo un anno luce Il Castoro), Edwige Pezzulli (Istituto Nazionale di Astrofisica, WeSTEAM), Vichi De Marchi (scrittrice), Giulia Ferrari (Università di Torino), Francesca Colaiori (CNR, ScienzaPop) modera Elisa Casseri (scrittrice);
- bell hooks e noi: verso un approccio femminista e intersezionale nelle pratiche educative: con Marianna Di Gioia (Settenove edizioni) e Giulia Franchi, modera Emilia Zazza.
“Siamo particolarmente felici di poter affrontare il nodo della relazione tra divario di genere, educazione e materie tecnico-scientifiche, le cosiddette STEM, poiché siamo convinte che in questo caso più che mai il divario dipenda da una postura culturale che è necessario trasformare; allo stesso modo l’incontro ispirato al pensiero di bell hooks, che speriamo sia solo il primo di un percorso più ampio e partecipato , mette al centro il valore dell’educazione, sottolineando quanto i primi da educare ad immaginari vasti, intersezionali, dirompenti e non stereotipati siano proprio gli adulti e le adulte” dice Barbara Piccolo che conclude “Abbiamo poi con noi alcune autrici particolarmente amate dalle giovani lettrici e dai giovani lettori come Nadia Terranova, Susanna Mattiangeli Francesca Cavallo e Carola Susani”.
Gli appuntamenti del sabato e della domenica si concluderanno con gli spettacoli e le performance di Fiona Sansone: Charlotte, Anne & Elisabeth storia di una dieresi. performance laboratoriale di letture teatrali che prende corpo dai testi di tre grandi scrittrici vittoriane: le sorelle Bronte, il sabato. La domenica il programma si chiude con Baci diseguali. Performance partecipata sull’affettività per tutte le età.
E Fiona Sansone avverte: “Portate una coperta, una stoffa un cuscino per stare comod*”
Per il terzo anno inQuiete è accompagnato dai progetti artistici di inQuiete Arte.
Gli incontri al Cinema Avorio saranno accompagnati dalla proiezione di opere fotografiche di autrici nazionali e internazionali e l’allestimento di Tuba sarà realizzato dal collettivo fotografico transfemminista Amarə. La curatela dei progetti è di Eleonora Scoti Pecora per inQuiete Fotografica.
Continua anche il progetto fotografico dal titolo ManuTenere.
“Di ManuTenere non c’è molto da dire.” – commenta Chiara Pasqualini, da sempre fotografa del festival e autrice del progetto – “È solo un cambio di punto di vista, una prospettiva inusuale, il porre attenzione in qualcosa di quasi mai considerato e che invece può raccontare tanto. Perché mentre di ManuTenere si può dire poco o niente, se non raccontarne la curiosità che suscita, tanto ci sarebbe da dire sulle mani. Spettatrici, comunicatrici, creatrici, distruttrici, femminili, plurali sempre. E spesso grandi non considerate nella costruzione di un linguaggio. Ma ManuTenere, prova per una volta, a spostare l’attenzione dai visi, dalle azioni, dai suoni, dalle situazioni, verso un gesto che possa raccontare qualcosa del corpo e della personalità di cui fanno estremità, nel tentativo senza dubbio un po’ presuntuoso, di cambiare forma al racconto. E magari, chissà, scoprire e far scoprire qualcosa di nuovo anche a quelle stesse mani.”
Gli allestimenti del festival sono a cura di Veronica e Floriana Urgese.
Presso la Libreria Tuba ci saranno i Consigli inquieti, chiacchiere a merenda con il gruppo di lettura Strategie prenestine che animerà un salotto per confrontarsi sui libri al festival, intercettare le scrittrici, scambiare consigli di lettura, uno spazio tutto dedicato a chi ama leggere e parlare di libri.
Inizia questo anno una collaborazione con il gruppo di lettura della Biblioteca comunale di Tolfa nato poco più di un anno fa all’interno della struttura del Polo Culturale del paese. Coinvolge un gruppo saldo di 15/20 persone di età varia e vari interessi che accetta di leggere libri fuori dal proprio orizzonte di gusto e incontra autrici e autori per ragionare insieme delle suggestioni e a volte per sciogliere gli interrogativi nati durante il confronto con il gruppo. Il prossimo ciclo di incontri vuole indagare il corpo delle donne, attraverso A questo serve il corpo di Roberta Scorranese (Bompiani) e Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa di Michela Marzano (Rizzoli).
Segnaliamo anche che Domenica 1 ottobre inQuiete sarà ospite della Fiera del libro di Göteborg con Claudia Durastanti, Gaia Manzini e Helena Janeczek moderate da Laura Marzi nell’incontro “THE CITY OF WOMEN”.
Il progetto è realizzato in collaborazione con BPER Banca. Con il sostegno di Periferiacapitale il programma per Roma della Fondazione Charlemagne
Il programma sarà presto disponibile sul sito www.inquietefestival.it
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