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“Il silenzio” di Don DeLillo

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di Laura Musso

Parole, frasi, numeri, distanza destinazione.

“L’uomo sfiorò il pulsante, […] gli occhi fissi sul più vicino dei piccoli schermi posizionati in alto, appena sotto la cappelliera: parole e numeri che cambiavano di continuo […]. L’uomo prese a snocciolare le parole e i numeri ad alta voce […] Température extérieure meno cinquantotto C. S’interruppe e aspettò che la donna dicesse Celsius. Ma la donna […] si fermò a pensare per qualche istante e poi riprese a scrivere”.

Tessa e Jim sono in volo verso New York, di ritorno dalla prima vacanza in Europa dopo la pandemia.

Poche ore alla finale del Super Bowl LVI dell’anno 2022: in un appartamento nell’East Side, Diane – docente di fisica in pensione – con Max suo marito, e Martin geniale ex studente di Diane li aspettano per guardare insieme la partita.

…Ma improvvisamente…

Con voci concitate i piloti cercano di comunicare qualcosa, ma lo schermo si oscura, l’aereo è costretto ad un atterraggio di fortuna: un forte urto, sbanda, tutto tace.

Max fissa lo schermo del televisore: forme astratte si compongono e si dissolvono quasi con una cadenza ritmica, poi più nulla, solo lo schermo nero, tutto tace.

A bordo di un pulmino Tessa e Jim, gli altri passeggeri: qualcuno rivolge domande personale di volo, vaghe le risposte, poi niente, tutto tace.

“Era buio, faceva freddo, ma in strada c’era una persona che faceva jogging: una donna in maglietta e pantaloncini che avanzava a ritmo costante. […] altre sporadiche persone, […] nessuna che li degnasse di uno sguardo. […] L’autista rallentò, adattandosi al passo della donna che correva.”

Otto piani a piedi, Tessa e Jim bussano alla porta: Diane ha acceso alcune candele in soggiorno, una breve conversazione, si siedono a tavola.

“Max mangiava con lo sguardo fisso sullo schermo; dopo aver finito, mise giù il piatto e continuò a guardare. Prese dal pavimento la bottiglia di bourbon e il bicchiere e si versò da bere. Riposò la bottiglia a terra, tenne il bicchiere tra le mani. E riprese a fissare lo schermo nero.”

 Ipotesi, domande che rimangono senza risposta, immagini e ricordi del passato, dubbi, paura, parole pensate o dette, delle quali nessuno ne conserverà memoria. Un flash: Una ragazza che faceva jogging.

Tutto accade in un arco temporale ben definito. Un racconto breve, pagina dopo pagina scopriamo il filo rosso che percorre la storia: il vero protagonista che ruba la scena ai personaggi ovvero il SILENZIO. Tutto tace, computer, stampanti, cellulari; tutti gli schermi diventano neri; le luci si spengono, le tenebre abbracciano solamente New York, o avvolgono il mondo intero? Perché? Non è possibe saperlo.

Tessa, Jim, Diane, Max e Martin esprimono, scambiano opinioni e dubbi, ognuno propone agli altri le proprie riflessioni, si ha la sensazione che si rivolgano a se stessi ad alta voce: parlano, ma non comunicano.

Un sasso lanciato nell’acqua crea dei cerchi concentrici che si espandono, quasi una reazione a catena, le parole invece qui cadono nel nulla.

 

“Max non ascolta. Non ha capito niente. Sta seduto davanti al televisore con le mani intrecciate sulla nuca, i gomiti all’infuori. E poi fissa lo schero nero,”

 

Un finale aperto…

 

Delillo ancora una volta ci stupisce: con il suo stile diretto, semplice, che attraverso i dialoghi e le scarne descrizioni riesce a trasmetterci i caratteri dei personaggi e raccconta le loro emozioni. Ma quelle emozioni in fondo sono anche le nostre. Abbiamo vissuto – e stiamo ancora vivendo – una pandemia che ci ha isolati fisicamente, siamo ricorsi alla tecnologia per comunicare ma se improvvisamente il silenzio…?

 

Don Delillo non ci da una spiegazione di cosa è accaduto, il racconto lascia una porta aperta: ognuno di noi può interpretare e mettere la parola fine seguendo le proprie emozioni, sensazioni, inquietudini e paure. E se qulcuno pensasse che finalmente possiamo ascoltare il silenzio e ritrovare la parola?

 

 

Don DeLillo è nato nel 1936 nel Bronx in una famiglia di origine italiana. Una lunga carriera con riconoscimenti e premi prestigiosi. È considerato tra i grandi maestri della narrativa postmoderna americana. Ha esordito nel 1971 con il romanzo Americana. Tra i suoi libri possiamo ricordare: Libra, Body Art, Rumorebianco, Valparaiso, La stanza bianca, Mao, I nomi, Giocatori, Running Dog, Underworld e Cosmopolis.

 

Don DeLillo

Il silenzio

Einaudi, 2021

pp. 112, Euro 14,00

 

 

 

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