Musica
Gli occhi di Lucio
A pochi giorni dalla scomparsa di Dalla sono stati pubblicati libri e instant book per ricordare e celebrare un artista inimitabile, che ha lasciato un grande vuoto. Per ricordarlo cofanetti musicali, ed anche il film che lo ha visto nei panni di Sancho Panza.
«Noi la vita la annusiamo in tutti i posti ma lei passa senza neanche un ciao». Le parole della nuova canzone di Lucio Dalla – Anche se il tempo passa della raccolta Questo è amore – sono quasi profetiche. Ascoltarla oggi, dopo l’ improvvisa scomparsa dell’artista bolognese avvenuta il 1 marzo a Montreux, per un infarto, fa venire i brividi. Questo disco e il triplo box 12 mila lune del 2006 sono balzati al primo posto in hit parade. Tutti noi avvertiamo il bisogno di ricordare e riascoltare Lucio. Anche di leggere libri che lo riguardano, per approfondire, per non dimenticare.
Erano usciti nei mesi scorsi due libri che lo riguardavano e che adesso tornano in evidenza: Così mi distraggo un po’. Vita e canzoni di Lucio Dalla (Arcana, 2011) di Michele Monina e Caruso. Lucio Dalla a Sanremo, il rock e i tenori (Donzelli 2011) di Melisanda Massei Autunnali.
Il volume di Monina racconta con accuratezza la vita e l’opera di un artista unico che ha attraversato tutta la storia della musica leggera italiana da protagonista, dagli anni del Beat fino a oggi, legando il suo nome a quello di personaggi altrettanto significativi, da Gianni Morandi a Francesco De Gregori, passando per Mina e Roberto Roversi.
Melisanda Massei Autunnali aveva già pubblicato Lucio Dalla. Discografia illustrata (Coniglio 2010) e ancor prima Chiedi chi sono gli Stadio. Storia di una rock band italiana (Coniglio 2006, dedicato al gruppo musicale che fu portata al successo proprio da Lucio). Il suo nuovo saggio è invece interamente dedicato a Caruso, la canzone dalliana più conosciuta a livello internazionale, scritta nel 1986, interpretata da artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Julio Iglesias, Lara Fabian, Mercedes Sosa, Celine Dion ed altri. Il volume rientra nella collana Canzoni ideata e coordinata da Dario Salvatori, che comprende tutti book dedicati a canzoni uniche come ‘O Sole mio, White Christmas, Rock Around the Clock, Mamma, Nel Blu dipinto di blu; non poteva mancare Caruso: «E’ una canzone che costringe il cantante a uscire allo scoperto, a mettere a nudo il proprio animo».
Per approfondire ulteriormente sono giunti, pochi giorni dopo la scomparsa dell’artista, degli instant book di pregio. Lucio Dalla. Primo tempo (Corriere della Sera, marzo 2012) a cura di Mario Luzzatto Fegiz e della redazione Spettacolicon il dvd di un concerto in Svizzera nel 1978. Il titolo è legato alla convinzione, più volte espressa da Dalla, che la morte non sia altro che la fine del primo tempo e l’ inizio di un secondo tempo, molto più bello e più lungo, anzi, eterno.
Si intitola Lucio Dalla a modo mio (Aliberti, marzo 2012) il volume di Paolo Giovanazzi che, da esperto critico musicale, ne ripercorre la storia e le tappe della maturazione artistica, attraverso gli aneddoti più curiosi e le voci delle persone che gli sono state vicine (Roberto Costa, Ricky Portera, Giovanni Pezzoli). Da quando era un ragazzino esuberante fino alla sua dolorosa scomparsa. Ci sono anche gli “instant e-book”. Tra questi Lucio Dalla segreto (Urbone Publishing, marzo 2012) di Giancarlo Padula che racconta l’artista “segreto”, che non appariva in evidenza; è quello sportivo (Virus Basket Bologna, Bologna Calcio), religioso, (testimone della fede cristiana), dei sentimenti nascosti.
C’è poi l’accurato cofanetto Gli occhi di Lucio (Bompiani, marzo 2012 con DVD e CD) che raccoglie scritti inediti del cantautore emiliano, selezionati da Marco Alemanno, a comporre un completo spaccato biografico e artistico dell’artista. Oltre la versione cartacea è in vendita anche quella elettronica del solo libro.
Dalla carta stampata al grande schermo. Tra i ritorni, quello in sala cinematografica del film Quijote di Mimmo Paladino che fu presentato in anteprima nazionale nel 2006 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Don Chisciotte è interpretato da Beppe Servillo che ha come Sancho Panza proprio Dalla (è la sua ultima apparizione in un film). E’ una pellicola onirica, suggestiva, impreziosita dalla presenza di Lucio Dalla, nelle vesti dello scudiero. La macchina da presa lo inquadra in primo piano mentre declama: «La cosa peggiore che può fare un uomo della sua vita è di lasciarsi morire». Non è accaduto così.
Ciao Lucio.
(Gaetano Menna)

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