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Lo Zibaldone - Recensioni

Francesco De Gregori – Il sovversivo della forma da Alice a Bufalo Bill

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di Gordiano Lupi

Rimmel di Francesco De Gregori è stato il mio primo trentatré giri, ai tempi in cui le canzoni si compravano su vinile, i cantanti guadagnavano bene anche senza fare concerti e la sigla mp3 al massimo poteva significare un tipo di carburatore truccato per il motorino. Poi sono venuti gli altri, mi sono andato a cercare Alice non lo sa, Bene, Cercando un altro Egitto, Il ragazzo, le vecchie canzoni con Venditti, insomma tutto il De Gregori più ermetico e affascinante, non ancora politicizzato, ma vero poeta. Conoscevo De André, grazie a un oscuro oggetto del desiderio come i quarantacinque giri, dischi più economici che contenevano solo due canzoni; ne avevo comprati diversi, mi ero ascoltato fino allo sfinimento La guerra di Piero, La canzone di Marinella, Valzer per un amore e La ballata dell’eroe. Ecco, De Andrè era diverso da De Gregori, perché si capiva, non occorreva fare sforzi particolari, era immediato, pur non rinunciando a fare poesia, la sola cosa che ho sempre cercato (e ancora cerco) nella musica. Un giorno, ero già più grandicello, ricordo che questi due signori fecero un disco insieme, il famoso Volume 8 di De Andrè, pieno zeppo di canzoni dal contenuto criptico ed evocativo, molto vicine allo stile di De Gregori. Pare che per alcuni mesi abbiano lavorato insieme e che dalla loro collaborazione nacquero dei veri capolavori, persino alcune canzoni di Rimmel, oltre a Le storie di ieri, Canzone per l’estate, Amico fragile … Mario Bonanno con questo agile libro ricco di contenuti prova a spiegare la musica e le canzoni, cose che per loro natura non si dovrebbero spiegare; cerca di far capire il De Gregori più affascinante, quello di Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole, ma anche de il mio amico Culo di gomma famoso meccanico, dove tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi. Un libro che mi fa riscoprire il De Gregori della mia adolescenza, quello che non ho mai smesso di ascoltare e che continuerò a sentire per tutta la vita, magari dedicandogli capitoli dei miei libri, pure se non lo saprà mai, ché una volta ho scritto un racconto tutto giocato sulle parole e la malinconia di quel capolavoro struggente che è Natale. E sembrerà strano ma leggendo Bonanno finalmente comprendo che quel Cesare perduto nella pioggia che sta aspettando da sei ore il suo amore ballerina è Cesare Pavese, alle prese con una delle tante delusioni d’amore, forse la più cocente. Non avevo mai abbinato le due cose, pur conoscendo bene Pavese e la sua storia, pur avendo ascoltato all’infinito le note di Alice. La magia dei libri …

Mario Bonanno

Francesco De Gregori – Il sovversivo della forma da Alice a Bufalo Bill

Stampa Alternativa, 2019

pp.96, Euro 14,00

 

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