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Festival del coraggio, istruzioni per diventare coraggiosi

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di Alessandra Sofisti

A Cervignano del Friuli è in corso di svolgimento, fino al 9 ottobre,  il Festival del Coraggio, arrivato alla sua 5^ edizione. Con il contributo ed il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di altri importanti sponsor, tra cui Associazioni di volontariato e Istituti scolastici, il Festival ha puntato “l’ago della bussola” (logo della manifestazione) sulle coordinate che disegnano il nostro mondo nelle più svariate sfumature. “Dopo la pandemia, le guerre, la crisi economica e sociale, le geografie sembrano sfilacciarsi”   – scrivono gli organizzatori. “Occorre quindi rimettere in circolo energie buone. Ascoltare storie, esempi di vita, metafore, provare forti emozioni è diventato fondamentale per un’intera comunità formata da bibliotecari, docenti, librai, genitori, studenti. L’apertura del festival il 5 ottobre alla Casa della Musica presentava al mattino “Bookspot Bill : la promozione della biblioteca itinerante” e a seguire al pomeriggio: “Piccoli libri coraggiosi, grandi bibliotecari coraggiosi”.  Dopo i saluti di Elisa Calligaris, presidente dell’Associazione Italiane Biblioteche (AIB) del Friuli Venezia Giulia, della Responsabile della Biblioteca di Cervignano Lucia Rosetti e del Direttore del festival Mauro Daltin, dell’Associazione culturale Bottega Errante,  ha preso la parola Sara Saorin, in rappresentanza della Casa Editrice indipendente Camelozampa,  da lei fondata insieme all’amica Francesca Segato nel 2011, specializzata in albi illustrati, narrativa per l’infanzia e l’adolescenza con particolare attenzione alla produzione straniera d’autore. Il loro motto “creatività e idee da tutto il mondo, ma produzione finale a km 0”  fa capire che in provincia di Padova, dove lavorano, hanno formato un circuito virtuoso per l’economia locale. Sara e Francesca, “mente, cuore e braccio” della casa editrice svolgono anche un’importante attività di promozione:  in presenza attraverso letture e presentazioni in librerie, scuole, festival, musei e biblioteche e sui social media. “Siamo persone ottimiste – spiega Sara – crediamo infatti che  il futuro nel settore dei libri per ragazzi sia ancora nella carta, come siamo sicure che ai bambini e ai ragazzi si possa parlare di tutto trovando le giuste parole”. In ogni paese infatti esistono dei “tabù” specifici. In Italia fino a pochi anni fa non potevano essere nominati i seguenti temi: la morte, la malattia, la separazione dei genitori , l’abbandono e altri. Non esiste formalmente la censura, ma autori e illustratori si autocensurano prima di scrivere e disegnare, perché già sanno che quello che hanno pensato,  comprometterebbe la diffusione la vendita dei libri. Si tratta quindi di censura preventiva. Molto interessante e approfondita la presentazione ai bibliotecari, ai docenti, ai genitori e agli studenti presenti di una serie di albi illustrati che sono stati “rimandati al mittente” (alla Camelozampa) da docenti e genitori per i più svariati motivi, per lo più perché ritenuti inidonei. Oscar e il gatto custode, Il sogno di Youssef, Ultraviolet, Il diario di lucy, 3,300 secondi, Granpà, la ballata di Jordan e Lucie, Drama Queen, Mister Black., testa di ferro, Il piccolo pescatore e lo scheletro, La figlia del dottor Baudoin e altri:  libri per tutte le fasce d’età che hanno ricevuto importanti premi nazionali e internazionali. Sono tutti testi illustrati – spiega Sara – che possono certamente veicolare forti emozioni, ma  proprio per questo sono ricercati e accettati dai bambini e dai ragazzi che li utilizzano tranquillamente come fossero in “un simulatore di volo”. L’ampia carrellata di libri  ha stimolato domande, curiosità, riflessioni, testimonianze nei presenti che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con persone esperte del settore.

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