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L’eredità di Pier Paolo Pasolini: “Di petrolio e poesia” di Mattia Morretta

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di Caterina Galizia

“Dare stile al caos” è uno dei passaggi che troviamo nelle prime pagine di Di petrolio e poesia di Mattia Morretta che inquadra subito Pasolini come un personaggio squassato da dicotomie: “Comunista onesto e ad un passo dal falso ideologico, difensore del lume della ragione e praticante del bracconaggio irrazionale, contro l’omertà mafiosa e pronto a pagare il tributo per i suoi commerci illeciti”.

“Le contraddizioni, si sa, le rivendicava, erano parte del personaggio e del gioco al massacro, dicendo cose chiare metteva oscurità e, naturalmente, viceversa”.

Mai come in Pasolini, un corpo e un’anima si sono confrontati come due componenti di una coppia con i loro conflitti, le loro complicità, le loro collusioni, il loro alternarsi nell’attività e nella passività mantenendo però ognuno la propria identità distinta.

Il corpo dai violenti e improrogabili appetiti che Pasolini imputa all’ inibizione subita nell’adolescenza che l’avrebbe portato a fissarsi in una terra di confine senza accesso al bimbo che era stato e senza speranza di approdare all’uomo che avrebbe potuto divenire.

Il corpo, come dice Mattia, “ergastolano dell’avere nell’illusione di essere”.

E l’anima? L’anima è tutta nella poesia; qui trova uno spazio rarefatto che rivela tutte le sottrazioni che è costata. Raggiunge il sublime “quando dice poco o il minimo, si trattiene e contiene… quando acquista la leggerezza di quel cuore elegiaco di cui Pasolini si vergognava”.  Qui si avverte il salto della sublimazione, mai apprezzato come avrebbe dovuto. Lui sapeva che questo era destinato a restare. Cento anni dalla nascita sono pochi perché avvenga quello che lui aveva previsto:

“Quando gli anni novanta /saranno perduti come il mille/e il mio sarà uno scheletro/senza più neanche nostalgie del mondo/cosa conterà la mia vita privata…Conteranno le mie tenerezze, /sarò io dopo la morte, in primavera/a vincere la scommessa, nella furia /del mio amore per l’Acqua Santa al sole”. (Poesie mondane).

Mattia Morretta

Di pietrolio e poesia

Libreria Croce, 2023

pp.160, Euro 20,00

           

NDR: la stessa recensione è presente sul numero di Maggio 176 della nostra rivista cartaceo. Per un refuso, viene indicato erroneamente Matteo come nome dell’autore, mentre è Mattia. Ci scusiamo con l’autore

 

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