Lo Zibaldone - Recensioni
De core e de panza
di Elena D’Alessandri
Non una guida, non un saggio, forse più semplicemente un omaggio a Roma e alle sue tradizioni, al suo cibo e al suo vino che sono tratti distintivi della sua convivialità. Il libro di Daniela Cassoni – imprenditrice, Fondatrice di Gourmetaly.com, e sommelier, sia di vino che di olio – “De Core e De Panza. Miti, riti, leggende e stramberie della cucina romana”, edito da PAV edizioni (147pp, 20Euro) è un pamphlet leggero e originale che porta il lettore a scoprire intriganti dettagli che ruotano attorno alla cultura enogastronomica capitolina.
Un volume che non si prende troppo sul serio, ma che con una scrittura accattivante e briosa disvela alcuni miti, leggende e luoghi comuni, attraverso un viaggio che dalla Roma antica approda sino ai giorni nostri, attraverso luoghi e piatti della tradizione popolare. Di particolare intensità l’affresco dedicato ai mercati rionali, oggi quasi scomparsi, di cui si riescono quasi a percepire gli odori della mercanzia all’epoca esposta su bancarelle di fortuna, o a sentire gli inviti striduli all’acquisto urlati dai venditori verso i passanti.
Un capitolo è dedicato al vino laziale, i cui vigneti occupavano ampie zone, oramai cementificate e divenute parte integrante del tessuto urbano, come gli attuali quartieri Vigna Clara e Vigna Stelluti che prendono il nome proprio dal fatto di esser state aree di coltivazione vitivinicola.
E poi ci sono i tanti episodi divertenti che arricchiscono la narrazione; uno su tutti: quello dell’agnello pasquale camuffato da neonato per venderlo più agevolmente al mercato nero durante la seconda guerra mondiale.
Infine, il capitolo delle ricette tipiche della cucina romana che si apre con il sale quale suo elemento essenziale, utilizzato, in passato, per la conservazione del cibo.
Con uno stile schietto e scorrevole, le cui pagine sono arricchite dalle illustrazioni di Marilisa Cotroneo, “De core e de panza” si propone come una lettura adatta a tutti: dai romani, per i numerosi aneddoti ivi riportati, che potrebbero essere sconosciuti ai più, ai turisti, che potrebbero trovarvi una divertente e sapiente guida per la scoperta dei locali e dei piatti più autentici della tradizione culinaria capitolina.

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