Cher, il memoir. Parte prima

di Elena D’Alessandri

Cher è un’icona riconosciuta a tutte le latitudini. E la sua storia non poteva che esser raccontata da lei stessa. Il primo volume del Memoir – uno soltanto difficilmente avrebbe potuto racchiudere una vita tanto straordinaria – è un viaggio incredibile in un’esistenza fuori dagli schemi nel cuore dell’America che racconta la ragazza, la donna, la moglie, la madre e la figlia che si nascondono dietro l’artista; una vita fatta di alti e bassi, povertà e ricchezza, amore e tradimenti, ma, soprattutto, di una straripante voglia di vivere.

La carriera di Cher non ha eguali. È l’unica donna ad aver raggiunto la vetta della classifica di Billboard per sette decenni consecutivi, ha vinto un Oscar, un Grammy e un Premio come migliore attrice al Festival di Cannes; è entrata nella Rock Hall of Fame e ha ricevuto il Kennedy Center Honors per il suo contributo alla cultura americana e alle arti dello spettacolo.

Ma come è arrivata alla notorietà? Dov’è nata, com’è cresciuta? Della sua vita privata probabilmente si sono occupate decine di tabloid nel corso dei decenni trascorsi, ma la sua storia, dall’inizio, poteva raccontarla soltanto lei.

È così che con “Il Memoir. Parte Prima”, edito in Italia da Harper Collins (551pp., 25 Euro), l’icona globale – 79 candeline il prossimo maggio – si racconta attraverso i suoi ricordi a partire dalla sua infanzia, tutt’altro che facile. Nata quando sua madre aveva appena 20 anni, la sua infanzia è trascorsa in modo tutt’altro che felice e spensierato. La povertà, l’abbandono di suo padre, la portarono persino in un istituto di religiose dal quale sua madre riuscì a portarla via a fatica. Di lì i continui cambi di casa, di Stato e di mariti di sua madre, una donna con la quale ha sempre avuto un rapporto altalenante ma che per lei è sempre stata fonte di ispirazione.

Giunta sulla West Coast a 16 anni andò a vivere con Sonny Bono, che di anni ne aveva 27 ed era in procinto di divorziare. La coppia divenne famosa con la hit ‘Got You Babe’, prima di lanciare il programma ‘The Sonny & Cher Comedy Hour’.

Nonostante la proficua collaborazione, il loro rapporto andò progressivamente affievolendosi fino a che Cher iniziò a sentirsi intrappolata ‘in un matrimonio senza amore’, con momenti di forte disperazione, fino a comprendere che ‘poteva semplicemente lasciarlo’. Divorziò nel ’75, dopo un’aspra battaglia legale anche per l’affidamento della figlia Chas, rimanendo senza un soldo (tutti i contratti erano a nome di Sonny)…, Anni dopo, riappacificandosi, i due diedero vita ad un rinnovato sodalizio professionale: “The Sonny and Cher Show”.

A seguire, ebbe una relazione, questa volta equilibrata, ma non tale da portarla all’altare… ; dopo poco fu la volta del musicista Greg Allman, dal quale ebbe il secondo figlio. Insomma, una vita sulle montagne russe emotive ed economiche: da un bilocale ad una villa enorme e ritorno.  Nel Memoir Cher si racconta senza infingimenti, mettendo a nudo la propria ingenuità. Da bambina dislessica, che sognava di diventare famosa, ad icona, il tutto condito da una sana schiettezza, un senso dell’umorismo e una scrittura magnetica in grado di tenere il lettore incollato alle pagine, impaziente del ‘sequel’.