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Brunello Cucinelli a Le Voci dei Libri 2018 all’Archiginnasio di Bologna
All’interno della rassegna Le Voci dei Libri 2018 all’Archiginnasio -in collaborazione con Librerie.Coop, con letture a cura della Scuola di teatro di Bologna Galante Garrone, sabato 15 Dicembre ore 17.30 presso l’Archiginnasio nella Sala dello Stabat Mater vi sarà la presentazione del libro di Brunello Cucinelli, Il sogno di Solomeo (Feltrinelli). Ne parla con l’autore Aldo Balzanelli.
Il sogno di Solomeo è quello di un contadino che, seguendo i valori umanistici scoperti nella vita rurale e nella filosofia, diventa un grande industriale. Un sogno in grado anche di mostrare che si può restituire vita ai centri antichi e nobiltà alle periferie. Nel 1978 Brunello Cucinelli ha cominciato a produrre la maglieria da donna in cashmere colorato che sarebbe diventata un simbolo della moda di lusso nel mondo. Ma l’azienda situata nel borgo medievale di Solomeo è molto di più. È il luogo di nascita di un progetto imprenditoriale che ha reso realtà un paradosso, combinando le leggi del mercato capitalista con quelle dell’etica. Il sogno di Cucinelli era costruire un ambiente di lavoro in cui “il profitto non comportasse un danno o un’offesa a persone o a cose, dove il bene comune fosse lo strumento di guida per compiere azioni prudenti e coraggiose, dove l’uomo fosse al centro del processo produttivo, perché solo in questo modo la dignità gli è restituita”. Oggi Cucinelli ha deciso di raccontare questa sfida. E rivela il percorso straordinario che lo ha portato a concepire la preziosa cultura d’impresa della sua azienda
Brunello Cucinelli Il sogno di Solomeo (Feltrinelli, 2018)
Il sogno di Solomeo è quello di un contadino che, seguendo i valori umanistici scoperti nella vita rurale e nella filosofia, diventa un grande industriale. Un sogno in grado anche di mostrare che si può restituire vita ai centri antichi e nobiltà alle periferie.Brunello Cucinelli ripercorre il suo cammino personale ed evoca il senso dell’umano appreso dai Greci, che ogni giorno l’ha accompagnato nella ricerca della saggezza e della pratica virtuosa. Le sue guide sono la dignità morale e quella economica dell’uomo. I punti cardinali che orientano questo viaggio sono la bellezza, quando è unita alla custodia, e la vecchiezza, quando è amata dai giovani, la ricchezza, quando è unita al dono, e la semplicità delle cose davvero grandi. Nasce così il concetto di “lavoro giusto” come rispetto della natura, dell’uomo e della sua aspirazione al sogno: è questo il “capitalismo umanistico”.Dei maestri del passato si ritrova in queste pagine la ricerca del silenzio, del raccoglimento, e di quella luminosa solitudine popolata di ricordi e pensieri che è l’unica condizione per non essere soli.
di Silvia Scapinelli
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