“Brexit. Buona fortuna, Europa!” di Donald Sassoon a Vie Festival

Donald Sassoon aprirà la XV edizione della kermesse modenese il 21 febbraio ore 21 al Teatro Storchi
La kermesse modenese si aprirà con “Sweet Home Utopia. Dialogo tra Europa e democrazia”, un confronto tra lo studioso britannico Sassoon e Fernando Savater, filosofo spagnolo, con interventi di Michela Marzano e letture di Lino Guanciale.
Sassoon è autore, tra le altre cose, di “Brexit. Buona fortuna, Europa!”, sugli scaffali per Luca Sossella editore: il libro è stato tra i primi ad aprire la collana Collassi dell’editore Sossella, diretta da Alberto Abruzzese, Paolo Gervasi e Mario Pireddu, dedicata all’analisi delle emergenze contemporanee.
L’edizione 2020 di VIE Festival  intende concentrare la propria analisi sulla relazione con l’Europa e sul rapporto tra questo grande organismo e le voci della democrazia e Sassoon, in “Brexit. Buona fortuna, Europa”, passa in rassegna le sue riflessioni su di essa “quando questa era il centro dell’universo, più di centocinquant’anni fa, e gli europei non parlavano dell’Europa, ma delle rispettive nazioni. Ma ora che ogni nazione europea, perfino la Francia, perfino la Gran Bretagna, perfino la Germania, appartiene alla periferia del mondo, parliamo incessantemente dell’Europa, ci domandiamo quale sia il suo ruolo, dove vada. La Gran Bretagna è tutta sola e l’Europa è più disunita che mai proprio nel momento in cui il mondo deve fare i conti con Donald Trump. Buona fortuna, Europa!”.
Nato al Cairo nel 1946 e vissuto in Francia, Sassoon ha trascorso in Italia diversi anni, soprattutto della sua infanzia. Professore emerito di Storia europea comparata presso la Queen Mary University of London e allievo di Eric Hobsbawm, lo storico del “secolo breve”, Donald Sassoon è oggi considerato uno dei maggiori contemporaneisti viventi. Curatore del festival “La Storia in Piazza” di Genova, collabora inoltre con le università di Trento e Padova. Le sue opere sono state tradotte in 12 lingue ed è conosciuto in tutto il mondo anche per la sua attività divulgativa e per i suoi interventi ospitati dai periodici di tutto il mondo.