Eventi editoriali
Archivissima, arriva la settima edizione

Nato nel 2018 dalla precedente esperienza del format “La Notte degli Archivi” – ideato nel 2016 da Promemoria Group con l’intento di restituire pubblicamente ai cittadini la ricchezza informativa e narrativa contenuta nei patrimoni degli archivi storici di enti, istituzioni, grandi aziende – il Festival accoglierà nel 2024 la nona edizione della Notte, che si terrà venerdì 7 giugno, e si concluderà poi domenica 9 con la Giornata Internazionale degli Archivi.
Archivissima si svolgerà principalmente nella straordinaria cornice della sede torinese delle Gallerie d’Italia (Piazza San Carlo 156), polo museale di Intesa Sanpaolo che il pubblico di Archivissima presente agli eventi potrà visitare gratuitamente negli orari di apertura. Alcuni degli incontri ospitati nel palinsesto, in continuità con la vocazione sinergica della manifestazione, si svolgeranno in collaborazione con altre realtà culturali torinesi e non tra cui: Biennale Tecnologia, OGR Torino, il Circolo dei Lettori, la Pinacoteca Agnelli in tandem con la Collezione Maramotti, la Mediateca Rai, La Stampa, Museimpresa, il Museo Nazionale del Cinema – Festival Cinemambiente, il Polo del ‘900. Tutti gli appuntamenti, come di consueto, saranno ad accesso gratuito.
“Archivissima è il festival che continua a sorprenderci tutti, addetti ai lavori e appassionati del settore.” Dichiara Andrea Montorio, CEO di Promemoria Group e ideatore del Festival. “È incredibile pensare che, da quando abbiamo lanciato la Notte degli Archivi, ormai nove anni fa, siamo riusciti a coinvolgere nel progetto quasi 1.000 archivi, oltre 450 solo nell’ultimo anno. Un risultato che ci dà nuove prospettive per il 2024 e ci porta a riflettere sul peso crescente che gli archivi stanno acquisendo nel panorama culturale contemporaneo. Archivissima guarda al futuro e si prepara a una nuova edizione, che metterà sempre più in risalto il ruolo dell’heritage, come strumento capace di preservare e valorizzare storie che resistono alla prova del tempo.”
Tema di questa nuova edizione sono le Passioni: componenti tanto ostinate quanto viscerali, connesse all’istinto vitale, alla sopravvivenza, alla riproduzione. Dirompenti, caleidoscopiche, totalizzanti, spesso distruttive, le passioni sono state per secoli il fulcro dell’affermazione di sé e un potente nesso tra individui, rapporti privati e vita pubblica, motore essenziale per la trasformazione della società. Funzioni che oggi paiono non solo silenziate ma quasi del tutto svanite, e che pure, invece, si possono rintracciare dentro gli archivi, un mondo fatto dei nostri mondi, dentro cui le passioni sopravvivono. Gli archivi ci regalano infatti appigli solidi per continuare ad orientarci in una realtà sempre più confusa: indagando il loro ricorso e i meccanismi con cui si sono diffuse, decodificando gli atteggiamenti passionali e il modo in cui sono stati letti e tradotti nel mondo.
“La memoria depositata negli archivi potrebbe essere considerata una memoria “fredda”: archiviata in quanto svolta, definita, conclusa. Non è così – commenta Manuela Iannetti presidente e direttrice di Archivissima – perché gli archivi contengono la traccia delle passioni, il brillio delle idee; in essi vivono schegge di presente, impressioni sul proprio tempo, progetti realizzati e propositi di là da venire. Gli archivi sono luoghi vivi, abitati dalle storie che contengono. Sono trampolini sul futuro in cui i tasselli della memoria si ricombinano come in un mosaico caleidoscopico, materia mutevole che reagisce all’occhio di chi li guarda, producendo combinazioni diverse e significati nuovi. No, non è la realtà custodita negli archivi a mutare ma è la vita in essi contenuta che assume valore di volta in volta diverso se connessa a un contesto, al tempo, allo spazio, ai luoghi, alle persone. Dentro gli archivi non c’è una memoria fredda: c’è piuttosto un magma incandescente e passionale che non aspetta altro che trovare nuove forme espressive per raccontare ciò che è stato e orientare quello che vogliamo essere, la società in cui vogliamo vivere.
A proposito di mondi in cui vivere e di passioni che li animano, Archivissima24 accompagnerà idealmente il viaggio speciale che il Teatro delle Forme e la Rete Italiana di Cultura Popolare, partner del Festival, intraprenderanno verso L’isola di Espérer”, un luogo immaginario cantato da una fiaba che verrà raccontata lungo tutta la penisola, da Lampedusa a Bardonecchia, ripercorrendo la storia e la strada di coloro che sono partiti o arrivati alla ricerca di un posto utopico in cui per poter vivere serve solo un certificato di esistenza. Lungo il viaggio, tanti archivi da scoprire, per raccontare la memoria dei luoghi e delle persone migranti, di chi ha – o è stato – accolto.
Archivissima è l’unico festival italiano dedicato alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici. Ideato da Promemoria Group, è organizzato dall’associazione culturale Archivissima APS.
Main Partner: Intesa Sanpaolo.
Anche per questa edizione La Stampa è Media Partner di Archivissima.
Da questa edizione, grazie alla collaborazione con Visit Piemonte, saranno organizzate visite guidate presso gli archivi del territorio torinese e piemontese pensate per i giornalisti di testate nazionali e operatori della comunicazione, al fine di promuovere percorsi di scoperta e valorizzazione degli archivi come enti culturali capaci di generare percorsi virtuosi presso pubblici più ampi.
Programma completo su
www.archivissima.it

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