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Al via l’ottava edizione del Festival Salerno Letteratura
di Cristina Bulgheri
Otto giorni di eventi per l’edizione numero otto. Riparte dal numero simbolo dell’infinito, il festival Salerno Letteratura, una delle manifestazioni culturali più significativa del Mezzogiorno italiano, e lo fa nel nome e nel ricordo del suo direttore artistico – Francesco Durante – scomparso prematuramente l’estate scorsa.
Il calendario di eventi, performance e incontri, con scrittori, artisti, intellettuali – sia italiani che stranieri – che per gli otto giorni, che andranno dal 18 al 25 luglio, sarà dunque il modo di rendere “Per-Durante” il patrimonio e l’eredità lasciata da colui che per anni è stato l’anima del festival. E al tempo stesso sarà un segnale preciso della voglia di ripartire dopo il black out legato all’emergenza sanitaria che per mesi ha congelato la possibilità di incontrarsi, scambiare idee, confrontarsi. A Salerno lo si farà in luoghi e spazi aperti (piazze, parchi, giardini), nel rispetto delle norme legate al distanziamento fisico, ma con l’entusiasmo di sempre e la precisa volontà di non disperdere l’immenso patrimonio di idee, di intuizioni, di energie intellettuali che Francesco Durante ha lasciato alla sua città e al contesto culturale campano.
Una sfida, una scommessa per Ines Maineri, ideatrice e direttore organizzativo della manifestazione, per i nuovi codirettori artistici Matteo Cavezzali, Paolo Di Paolo e Gennaro Carillo, per la responsabile del programma ragazzi Daria Limatola e tutto lo staff storico di Salerno Letteratura che hanno progettato l’edizione di quest’anno del festival, edizione particolare, come particolare è l’estate 2020.
Un calendario più agile e snello, giocato su spazi aperti, ampi, in cui poter assistere e partecipare godere in sicurezza a concerti, dialoghi letterari, dibattiti: ogni serata sarà costruita come un racconto in cui parole, musica, immagini si richiameranno tra loro per sviluppare una suggestione o una tematica. Interverranno in diretta streaming autori internazionali in una cornice “live” che sarà arricchita dal contributo di attori e musicisti. Non mancheranno riflessioni sull’ambiente che, come un “filo verde”, percorrerà l’intero programma, così come resterà un caposaldo il Premio Salerno Libro d’Europa, che fin dalla prima edizione accompagna il festival, che quest’anno vede la terna degli sfidanti composta da: Ilaria Rossetti con Le cose da salvare, Neri Pozza (Italia), Marion Messina con Falsa partenza, La Nave di Teseo (Francia), Pajtim Statovci con Le transizioni, Sellerio (Kosovo/Finlandia).
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