Poesia
Acqua, tempo, polvere ed ombra
di Loredana Simonetti
Dobbiamo leggere nelle tenebre della nostra anima, senza timore. Questo sembra voler dire Giuseppe Manitta attraverso la sua poetica. L’acqua raccolta nei suoi versi, l’abbaglio del tempo nel credersi infinito, la polvere che ci consegna al deserto e l’ombra, unico rifugio che non cede ai ricatti dell’aria.
Sembra che il poeta osservi l’acqua cadere sulla terra e le molteplici strade che prende, disperdendosi tra fessure, basole e ciottoli, lasciando scie di fango. Il poeta mantiene lo sguardo inclinato verso terra, come in atto di riverenza verso il tempo che trascorre inesorabile mentre si creano fughe d’acqua,
Il piccolo e intenso libro di poesia dal titolo “L’etica dell’acqua” segna percorsi interiori nel poeta, a volte celati dall’istinto di salvezza o dal rumore del silenzio che pervade i suoi pensieri.
“Se scavi nell’ignoto ti accorgi che gli somigli.”.
“Guardare altrove e conquistare la leggerezza del buio, forse.”.
Non perde, però, il desiderio di un cambiamento e suggerisce il tentativo di sollevare la testa per guardare altrove, alla ricerca di un’ombra consolatoria.
“La tregua del mattino consola e rimaniamo a guardare lo stupore dell’ombra.”
Il libro è da leggere con attenzione e in silenzio, per non perdere nessuna delle particelle che il poeta sembra contare, nel voler dare una dimensione all’inconsistenza dell’etica dell’acqua.
Giuseppe Manitta
L’etica dell’acqua
Avagliano Editore
Maggio 2021
pp. 93
€ 13,00

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