Articoli
di Bernardina Moriconi
Forse l’unico modo per dare un senso alla quantità spropositata di rifiuti che il consorzio umano produce è (riciclaggio a parte) fornirli di un altro senso, rinvestirli di nuovi significati, anche interpretativi della realtà: quasi un modo audace e paradossale di costruire un’estetica degli scarti.
E non a caso a raccontare attraverso immagini fotografiche ciò che di scartato, dismesso, gettato, costella strade viottoli e soprattutto spiagge (bucce di frutta, tappi, giochini di plastica, lische di pesce, carte, cartuscelle e frantumaglie varie) non è l’occhio scaltro del fotografo professionista, ma quello di un narratore che attraverso queste immagini di materiale sminuzzato coglie scampoli di storie, di singoli individui o di interi gruppi: una geografia antropologica dei luoghi potrebbe essere ridisegnata proprio dalla tipologia e (aggiungerei) dalla quantità e qualità dei rifiuti.
E così Martino Lo Cascio, autore di opere teatrali, nonché psicologo e psicoterapeuta, si è messo in cammino con lo sguardo rivolto al basso più che alle stelle e il risultato è prima un libro edito nel ’21 e ora una mostra quanto meno originale che si intitola “101 scorie zen (la vita, di nascosto)” che a Napoli sarà visibile dal 22 aprile al 13 maggio presso il Teatro Bellini organizzata dallo spazio libreria Laterzagorà , promossa dall’Associazione A Voce Alta e curata da Emilia Valenza in collaborazione con lo stesso Teatro, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Palindromo.
Piccoli oggetti o frammenti di oggetti, il cui processo di decomposizione è stato fissato, e quindi in qualche modo interrotto, da Lo Cascio attraverso queste immagini fotografiche, corredate poi di haiku, la forma poetica che per brevità e semplicità forse meglio si addice al materiale trattato, sminuzzato e comunque di piccolo formato. Ma alla brevità dei componimenti corrisponde la quantità e notorietà degli autori, anche qui non necessariamente scrittori, a ribadire il carattere variegato e poco – o in altro modo – letterario dell’approccio poetico: Stefano Bollani, Bernardo De Luca, Paolo Di Paolo, Carmen Gallo, Bruno Galluccio, Luigi Lo Cascio, Martino Lo Cascio, Eugenio Lucrezi, Claudio Magris, Sabrina Cerino per Rivista Letteraria Mosse di Seppia, Giovanni Nolfe, Silvio Perrella, Enza Silvestrini, Fabio Stassi, Luigi Trucillo. Alcuni dei quali saranno presenti all’inaugurazione di venerdì 22 alle 17,30 per un reading poetico che si prospetta intrigante e sorprendente come le immagini di Martino Lo Cascio.

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