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Walter Siti vince il Premio Strega 2013

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Con il romanzo Resistere non serve a niente (Rizzoli), è Walter Siti il vincitore del Premio Strega 2013 . Siti ha ottenuto 165 voti.
Dietro di lui, Alessandro Perissinotto e Le colpe dei padri (Piemme) con 78 voti,  Paolo di Paolo e Mandami tanta vita (Feltrinelli) con 77, Romana Petri e Figli dello stesso padre (Longanesi) con 63, Simona Sparaco Nessuno sa di noi (Giunti) con 26.
Il premio è stato assegnato, come da tradizione, al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, ed è stato possibile seguire la serata dallo spoglio delle schede  alla proclamazione del vincitore in diretta tv su Rai1, con la conduzione di Laura Chimenti e Antonio Caprarica. Leggere:tutti è stato presente, come ogni anno, alla serata finale, con una distribuzione speciale dell’ultimo numero agli oltre 1500 invitati.

Walter Siti, originario di Modena, vive a Roma. Ha insegnato nelle università di Pisa, Cosenza e L’Aquila. È il curatore delle opere complete di Pier Paolo Pasolini. Tra i suoi libri ricordiamo La magnifica merce (2004), Troppi paradisi (2006) e Il contagio (2008), di cui Il canto del diavolo è la naturale prosecuzione.

Resistere non serve a niente

Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia” tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un’olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell’indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente) negato.

(pp.324, euro 17,00)

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