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Vasco ha gli occhi azzurri
di Gianfranco Elia
Quando si hanno delle passioni compulsive si esce fuori da ogni logica e da ogni contesto di giudizio: ragionare in termini di critica in senso stretto non è possibile, né tantomeno lo si pretende. D’altronde chi mette mano alla penna per raccontare un fuoco che arde dentro, difficilmente lo domina, ma Silvia Mazzocchi nemmeno ci prova, anzi. Lo dichiara sin dalla prologo, in cui con tono ironico – caratteristica di tutto il libro, sia ben chiaro – fa presente di non avere chissà quali sconfinate competenze musicali; questo però non pregiudica la sua voglia di raccontare Vasco Rossi, il suo Vasco Rossi. Una sorta di alpha e di omega in cui racchiude la sua esistenza e quella di tantissime altre persone che come lei hanno scandito momenti della loro vita con il sottofondo musicale del cantautore di Zocca.
Vasco ha gli occhi azzurri è un corposo viaggio che parte dai lustrini cotonati degli anni ‘80 per giungere fino ai giorni nostri, attraversando un trentennio che Mazzocchi non ha intenzione di analizzare, facendo ergere il pensiero di Vasco a chiave interpretativa per decodificare luci e ombre del belpaese. La sua è la narrazione di una fan, la più accanita, come si definisce, che cresce nella periferia fiorentina con le canzoni di un ragazzo che è diventato (quasi) adulto con i suoi fan, fino a vederli diventare (quasi) consapevoli di una vita che diventava altro, qualsiasi altro fosse. Nella cronostoria dell’autrice è proprio questo aspetto che emerge maggiormente: la riconoscenza nei confronti di un artista che ha saputo parlare a più di una generazione con un linguaggio sempre semplice ma mai banale, arrivando dritto al cuore con canzoni che non sono mai state solo strofa-ritornello-strofa.
Mazzocchi racconta della sua esperienza di e con Vasco con profonda genuinità e un’ indubbia capacità di saper scrivere con il gusto del comico: le sue lotte sotto il palco o le sue epistassi da solleone non possono non strappare più di un sorriso e si rimane talvolta spiazzati da certi riti pre/post e durante concerto che l’autrice va ricordando, portandoci con lei in un universo parallelo dove si è rimasti per sempre adolescenti – e non è detto che sia un male, anzi -. Chi cerca un bignami o un compendio monografico fugga altrove, qui è pioggia di emozioni, lacrime di terra e sudore da pigiati contro le transenne.
Silvia Mazzocchi
Vasco ha gli occhi azzurri
Edizioni Il Foglio Letterario – 306 pagine – 15 euro
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