Lo Zibaldone - Recensioni

“Una luce prima del buio”, il romanzo di Flavia Selli tratto dall’omonimo cortometraggio di Valentina Premoli

Published

6 mesi ago

22 Maggio 2025

«Nel silenzio che era seguito le due giovani si erano fissate finalmente negli occhi. L’una di fronte all’altra, senza più astio, né sufficienza, né impertinenza. Tra loro solo un sentire sospeso, che sapeva di tristezza, e di affetto vero»: nel suggestivo romanzo “Una luce prima del buio” di Flavia Selli, ispirato dall’omonimo cortometraggio di Valentina Premoli, si racconta la storia di una giovane donna che si troverà a sperimentare degli eventi fuori da ogni logica, e a dover trovare loro una parvenza di senso. Celeste si risveglia di soprassalto da un sogno agghiacciante: si trovava nei panni di una donna con i vestiti strappati e macchiati di sangue che, a piedi nudi, cercava di orientarsi in un luogo di campagna che non riconosceva. In preda a vertigini e angoscia, aveva scorto in lontananza, al di là del prato in cui stava camminando, la luce di quelli che le sembravano dei fari di alcune automobili: aveva cercato quindi di farsi notare sbracciandosi ma nessuno sembrava prestarle attenzione. Di colpo, però, la giovane aveva udito un trillo acuto, e si era quindi destata al suono della sveglia. Questo è l’evento con cui si apre l’opera: un semplice incubo, che però ha stordito Celeste più del necessario; nel tragitto che divide la sua casa dallo studio in cui lavora come web designer, la ragazza ha un malore e, durante un breve black-out, riprende quel sogno interrotto dalla sveglia individuando a poca distanza da lei la forma di una chiesa. Celeste, una volta rinvenuta, si imprime nella mente i dettagli di quell’edificio e, quando arriva in studio, cerca l’immagine online, scoprendo che quella chiesa esiste e si trova anche in un paese vicino al suo; le viene inoltre rivelato che, proprio quella notte, è accaduto nei pressi della chiesa un incidente stradale in cui sono state coinvolte due giovani donne: una di loro è deceduta mentre l’altra è ricoverata in condizioni gravi in ospedale. È tutto troppo strano per Celeste: quel sogno così vivido, la chiesetta realmente esistente e quell’incidente, in cui poteva essere plausibile che la donna ferita si fosse allontanata dall’automobile con i vestiti laceri e sporchi del suo sangue. E alla luce di tutto ciò, quindi, qual è il ruolo di Celeste? È forse stata testimone di quel fatto mediante una sorta di sogno premonitore? Da quel momento per la protagonista inizia un calvario di domande senza risposte; in un luogo molto vicino, intanto, la saggia Elly sta sperimentando degli eventi simili, e sarà proprio lei, alla fine, a dare una risposta a quegli angoscianti quesiti.